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Forestali, a Caltanissetta veleni e speranze per 600 operai

Il segretario provinciale della Cgil-Flai, Pino Pardo: non è ammissibile un così forte ritardo per l’avvio a lavoro di centinaia di uomini che dovranno fronteggiare l’emergenza incendi orami alle porte

CALTANISSETTA. Veleni e speranze per 600 operai forestali. Che, peraltro, si sono riuniti in assemblea e che hanno dato vita a un sit-in di protesta all'azienda Foreste per contestare il ritardo dell'avvio al lavoro. E sono centinaia gli operai addetti alla campagna antincendio 2014 ancora in attesa di essere chiamati in servizio. L'assemblea ha riscaldato gli animi degli operai che non hanno più certezze, visto che il governo regionale aveva promesso lo stanziamento delle somme necessarie per avviare gli uomini al lavoro e poi non avrebbe mantenuto le promesse. I sindacati confederali rappresentati da Pino Pardo della Cgil-Flai, Francesco Paolo Guida della Uila- Uil e Filippo Bartolotta della Uisb-Cisl, sono riusciti nell'impresa, non semplice, di mantenere calmi gli operatori forestali e dopo avere incontrato i funzionari, hanno ricevuto la promessa che, dalla settimana prossima, i precari dell’anticendio verranno chiamati dall'ufficio provinciale per il lavoro per essere avviati in servizio. La notizia se da un canto soddisfa i rappresentanti sindacali, lascia gli operai diffidenti verso i vertici della regione Sicilia, i quali nei mesi passati hanno firmato degli accordi con le sigle sindacali che sarebbero stati disattesi. «Non è concepibile un così forte ritardo per avviare i componenti delle squadre antincendio al lavoro - dice Pino Pardo della Cgil Flai - non accettiamo i continui ripensamenti da parte dei vertici regionali che dicono di non aver soldi per la tutela dell'ambiente. Intanto alcuni boschi, vicino Mazzarino nei giorni scorsi hanno preso fuoco e soltanto poche squadre di vigili del fuoco a fatica hanno potuto domare gli imponenti incendi. I vertici dell'Azienda Foreste, ci hanno garantito che già dalla prossima settimana i componenti delle squadre antincendio saranno convocati all'Ufficio del Lavoro per poter essere successivamente avviati al lavoro». E nell’analisi lo stesso Pardo ha aggiunto che «i confederali attendono anche l'avviamento al lavoro dei centocinquantunisti e dei settantottisti, molti dei quali se i ritardi proseguiranno, rischieranno di non concludere le giornate di lavoro prescritte dalla legge. La confusione regna sovrana, la regione non ha saputo pianificare in tempo gli interventi perché forse sottovaluta l'importanza dei boschi demaniali e dell'ambiente vitali per la sopravvivenza di tutti - conclude il segretario sindacale - speriamo non si perda ulteriore tempo e gli operatori forestali possano svolgere il loro lavoro in totale tranquillità, a garanzia dei boschi della nostra provincia». 

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