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Emergenza casa, è allarme occupazioni abusive

PALERMO. Il fenomeno dell’emergenza abitativa a Palermo e Catania ha ormai assunto i caratteri di un vero e proprio allarme sociale. Cresce il numero delle occupazioni abusive e con queste anche le dimostrazioni e le proteste da parte delle famiglie senza casa. Questa mattina se ne parlerà a "Ditelo a Rgs", in onda su Rgs e Tgs.

L’ultimo evento poche ore fa a Palermo, dove un gruppo di 7 famiglie, tutte provenienti dallo sgombero dell’Istituto Sacro cuore, ha occupato due edifici all’ingresso dell’ex Fiera del Mediterraneo, dove un tempo c’erano uffici amministrativi. Nonostante l’intervento della polizia municipale, gli occupanti si sono barricati all’interno e non vogliono saperne di liberare i locali. «Noi non ce ne andiamo. Abbiamo persino la benzina con noi, piuttosto ci diamo fuoco. Siamo stanchi»  minaccia una delle occupanti. Intanto, due giorni fa, un gruppo di altre famiglie senza casa, di cui alcune provenienti dallo sgombero dell’ex Casa Guzzetta e alloggiate da 4 anni abusivamente all’Hotel Archirafi, hanno occupato gli uffici comunali dell’assessorato alle Attività sociali in via Garibaldi. Una protesta che ha surriscaldato gli animi e che si è conclusa con l’aggressione a un funzionario del Comune che aveva esortato i senza casa a uscire dall’edificio. Scritte e offese sono state lasciate anche all’assessore comunale competente. Ma le proteste non sono terminate. Resta fisso nel frattempo il presidio a piazza Pretoria, sotto la sede di Palazzo delle Aquile, dove  alcuni nuclei familiari, molti dei quali provenienti dall’Istituto Sacro Cuore, sono accampati da oltre una settimana.
Un fenomeno preoccupante che ha portato il sindaco di Palermo a convocare per il 18 giugno una seduta straordinaria del Consiglio comunale sull'emergenza casa. 

A disegnare una mappa delle ultime occupazioni in città, in tutto una quindicina, sono circa 500 famiglie che  hanno occupato istituti religiosi, ex caserme, scuole. Non più case dunque da occupare ma edifici abbandonati o dismessi. Dei 1100 nuclei familiari in emergenza abitativa, la metà ha dunque scelto di occupare.
Molti di più, invece, sono gli appartamenti occupati: secondo i dati forniti dal Sunia, il sindacato degli inquilini, sono 3 mila alloggi popolari, sia comunali che dell'Iacp, occupati abusivamente tra Palermo e provincia, in particolare nei quartieri Borgo Nuovo, Zen e Sperone.
Anche a Catania la situazione non sembra essere delle migliori: secondo i dati del Sicet, sindacato degli inquilini, nella città etnea sarebbero 3 mila gli appartamenti occupati, mentre le graduatorie per l’assegnazione delle case popolari sono ferme dal 2006. Nel capoluogo siciliano, invece, sono circa 14 mila le famiglie in attesa di una casa popolare, con l'ultima graduatoria ferma al 2004.

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