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Tra «civismo» e partiti, ecco la squadra del nuovo sindaco di Caltanissetta

CALTANISSETTA. Il nuovo sindaco Giovanni Ruvolo vince con il 64,31 per cento di preferenze rispetto al 35,69 per cento del candidato di centrodestra Michele Giarratana. Per Ruvolo hanno votato 14.471 elettori contro gli 8.034 elettori che hanno preferito Michele Giarratana. Affluenza e percentuali lontane dalla elezioni che hanno visto incoronare Salvatore Messana e prima ancora Michele Abbate. Uno scarto senza storia. Ruvolo si porta dietro la squadra di assessori che aveva nominato fin dalle prime battute di questa competizione elettorale: «Una squadra frizzante - l’aveva definita - espressione di punta della nostra realtà». Per comporre il suo gruppo di assessori, Ruvolo ha scelto cinque uomini e una donna: Amedeo Alberto Falci (59 anni, ingegnere urbanista e ambientalista in quota Pd), Marina Castiglione (48 anni, docente di Dialettologia alla facoltà di Scienze umanistiche di Palermo, una delle prime fondatrici del "Polo civico"), Pietro Andrea Cavaleri (detto Piero, 54 anni psicologo, dirigente del Consultorio familiare ed esperto nel Terzo Settore, in quota "Polo civico" e già eletto consigliere comunale), Liborio Paolo Pastorello (detto Boris, 45 anni, avvocato penalista e primo dei non eletti del "Polo civico"), Massimiliano Centorbi (41 anni, avvocato e membro dell'Ufficio legale dell'Azienda sanitaria di Caltanissetta, in quota Udc) e infine Luigi Zagarrio (44 anni, dirigente della Coldiretti in quota Udc). Adesso tutti al lavoro, ciascuno per le proprie competenze, per dare una spinta decisiva alla città. In questa competizione elettorale il primo partito è stato l’Unione di Centro del parlamentare regionale Gianluca Miccichè che ha totalizzato il 16,29 per cento di voti di lista. Secondo schieramento il Partito Democratico che ha totalizzato il 14,52 per cento. È arrivato dunque il momento per impostare un percorso rigido con la lotta agli sprechi senza sconti per nessuno e con una sguardo particolare al settore della solidarietà sociale dove una marea di famiglie, travolta dalla crisi del lavoro, stenta a sbarcare il lunario. A proposito di lavoro, c’è qualcosa che la vecchia amministrazione aveva messo in cantiere, ma che ancora non decolla. Spetterà adesso a questa nuova amministrazione vagliare i programmi ed i progetti (compresa l’acquisizione al demamio del comune dell’area Rai) per valutare l’opportunità di portare avanti le varie iniziative intraprese dalla precedente giunta o rimettere tutto in discussione. C’è tanto da lavorare e proprio per questo dopo la nomina ufficiale del primo cittadino, prevista nella mattinata di mercoledì e l’insediamento del consiglio comunale la nuova giunta dovrà necessariamente mettersi al lavoro. Insomma, come amava ripetere un vecchio consigliere comunale il tempo della ricreazione è finito. Da mercoledì dunque con la proclamazione ufficiale del primo cittadino, da parte della prima sezione elettorale costituita presso i locali della scuola San Giusto, tutti all’opera per dare il via al «progetto città» attraverso quella che Ruvolo definisce «una amministrazione partecipata».

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