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Pensioni integrative del personale Esa, norma impugnata dal Commissario dello Stato

PALERMO. Il Commissario dello Stato della Regione Siciliana Carmelo Aronica ha impugnato un solo comma della "manovrina" approvata nei giorni scorsi dall'Ars, relativo alle pensioni integrative del personale Esa: via libera, dunque, alle altre disposizioni contenute compresa la norma che introduce il tetto di 160 mila euro per gli stipendi dei dirigenti della Regione e degli enti collegati.
La norma taglia-stipendi, contenuta nel ddl approvato il 28 maggio all'Ars, era stata proposta dal governo regionale guidato da Rosario Crocetta, suscitando le perplessità di alcuni parlamentari che avevano "invocato" l'intervento degli uffici di piazza Principe di Camporeale. Ma la norma ha superato indenne l'esame di costituzionalità. Resta adesso da verificarne la tempistica dell'entrata in vigore: non appare di chiara interpretazione, infatti, se il "tetto" possa essere applicato immediatamente o se, piuttosto, possa scattare solo in presenza un rinnovo contrattuale. I
l comma 5 dell'articolo 6 della "manovrina", impugnato dal Commissario dello Stato, prevedeva "la contribuzione di due milioni di euro a carico del bilancio regionale per gli oneri sostenuti dall'Ente acquedotti siciliani, posto in liquidazione con decorrenza 1 settembre 2004, per il pagamento dei trattamenti pensionistici in favore del proprio personale in quiescenza nel limite massimo di 25.000 euro annui lordi pro capite". Intanto, la prossima seduta dell'Ars è convocata domani alle ore 12,00: prevista anche l'approvazione dell'ordine del giorno "tecnico" che permette la pubblicazione della manovra senza la parte impugnata.

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