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"Apar", a Palermo i mondi reali e immaginati di Ignazio Mortellaro

PALERMO. “Apar” la personale di Ignazio Mortellaro a cura di Valentina Bruschi, in mostra alla galleria Francesco Pantaleone Arte Contemporanea di Palermo, è un viaggio attraverso mondi tra loro paralleli, alcuni reali altri immaginati, pensati dall’artista come  capitoli un atlante dell’anima, pieno di immagini/opere di grande potenza simbolica ed evocativa. Luoghi amati e celebrati come l’isola di Filicudi oppure suggestioni letterarie quali la raffinata interpretazione “dell’àpeiron” di Anassimandro, con l’affermazione del suo esatto contrario “terra”, “polvere”, “fango”, radice del semitico “’apar”, che dà il titolo alla mostra; soli, sfere, spazi perfetti dove transitano le idee, una soglia che immette in un immaginario straordinario, in cui tutto diviene possibile, tutto è in eterno divenire. La ricerca di Mortellaro si spinge in ambiti complessi e affascinanti come la filosofia o l’astronomia oppure tecnici come la geologia o la fisica; le sue incursioni, che hanno un sottile fascino esoterico, rappresentano autentiche immersioni in scenari metafisiche resi attraverso media differenti, dalla scultura all’installazione, dalla fotografia al video; tutti utilizzano varie forme e materiali: cemento, metallo, vetro, carta, polvere, pietra. Il colore si attesta nella monocromia del bianco e nero, rafforzando il senso di equilibrio ed eleganza formale che si rintraccia coerentemente in tutta la mostra. Chiude l’interessante sperimentazioni di linguaggi, la ricerca sul suono che Mortellaro concepisce come parte integrante del suo lavoro, presente in mostra come elemento sensoriale che amplifica l’emozione della scoperta. “Apar” resterà in mostra fino al 31 luglio 2014.

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