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Il giorno del «sì» come una fiaba Così la Sicilia vestirà i suoi sposi

Cenerentole col cappello a cilindro o abiti da uomo ricoperti di cristalli nelle collezioni 2015 presentate a Milano, durante la vetrina internazionale di «Sì Sposaitalia»

PALERMO. Ci sono Cenerentole col cappello a cilindro e abiti da uomo ricoperti di cristalli nelle collezioni 2015 di abiti da sposa, ideate dagli stilisti siciliani che hanno partecipato a Milano, alla vetrina internazionale di Sì Sposaitalia, un appuntamento fieristico veicolo di scambi che incrementano l’export delle aziende che vi partecipano. In particolare, è ispirato al mondo delle favole il mood di Amelia Casablanca, di Santa Teresa Riva in provincia di Messina, che ha fatto sfilare una vera e propria Cenerentola pronta per il ballo, con tanto di carrozza. L’ampiezza della gonna, gli strati sovrapposti di tessuto, con cascate floreali in basso rilievo, abbinati ad un bustier rigido e ricco di ornamenti trovano come completamento onirico e fiabesco un cilindro per cappello, bianco e lucente, e un bastone da «uomo in frac». Amelia ha fondato la sua azienda oltre cinquant’anni fa, ha ideato e realizzato il suo abito da sposa a soli tredici anni ed è stata insegnante di taglio e cucito a quattordici. Oggi, esporta in tutto il mondo, abiti con uno stile intriso di romanticismo contemporaneo che traggono spunto dai libri delle fiabe, dal mondo fatato, dalla storia e dal mito. L’azienda, di cui è oggi presidente onorario ed è affidata ai figli Giovanni, Antonino e Fabio Palella è presente a Messina, Giarre e Santa Teresa di Riva. Tra le dieci aziende che sono state selezionate dalla Regione siciliana per partecipare all’appuntamento, sostenute dal progetto settore Moda dell’assessorato Attività produttive, prevale uno stile legato all’eleganza e alle forme classiche, coerenti con l’idea di made in Sicily, amata all’estero e che si rispecchia in Mis Lab.

Il tocco d’estro, quasi magico, lo aggiunge la collezione Privè che sdogana lo Swarovski e, dall’abbigliamento delle donne, lo trasferisce nella cerimonia uomo. Sono punti di luce, su tessuti preziosi, quelli che differenziano i capi di Privè collection dagli altri frac, smoking e spezzati per il giorno del «sì». Il richiamo del cristallo è anche nei bottoni. Con sede a Valguarnera Caropepe, in provincia di Enna, l’azienda da cinque anni è condotta da Massimo Scribano e si affida alla matita di Domenico Scribano e Danilo D’Amico.

È bucolica, invece, l’impronta della giovane stilista siracusana Alfina Fisicaro che nel 2012 ha fondato il suo marchio Alfina Haute Couture. Laureata alla Sapienza in Scienze della moda e del costume, con un diploma di stilista all'Accademia internazionale d'alta moda Koefia, è specializzata in abiti da sposa. La sua nuova collezione «In fiore» è ispirata al colorato universo floreale, con richiami a prevelanza arancio che evocano il colore degli agrumi e la sicilianità che vogliono esprimere. Abiti dalla silhouette ricercata e da un brioso stile mediterraneo, in cui l'impalpabile leggerezza dei tessuti si combina in un fascinoso gioco di contrasti e sovrapposizioni con l'importante pizzo rebrodè, macramè. Richiami ad un glorioso e sofisticato passato dell’Isola con Roberta Lojacono, che si ispira alla personalità di Fulco di Verdura, artista celebre e designer di gioielli, ultimo dei Gattopardi della nobiltà siciliana, amico di Coco Chanel, Cole Porter e Salvador Dalì. Evidenzia una ricerca dei materiali, insoliti e abbinati con originalità.

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