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Coin di Palermo, la Uiltucs: salvi 150 lavoratori

PALERMO. Un parere legale dell’Avvocatura salva il gruppo Coin a Palermo e circa 150 lavoratori: l’impresa infatti non dovrà realizzare dei parcheggi adiacenti ai punti vendita perché i negozi sono stati aperti prima che l’obbligo dei parcheggi entrasse in vigore. Lo ha comunicato l’assessore Marano in un incontro con i sindacati. “Siamo contenti di avere avuto ragione – dice Marianna Flauto segretario generale della Uiltucs Sicilia – siamo anche soddisfatti delle parole dell’assessore che ci ha comunicato l’intenzione di impegnarsi  per riqualificare il centro storico e proporre nuove iniziative di sviluppo”.
Si chiude così una vicenda iniziata a febbraio, quando il Comune di Palermo ha chiesto al gruppo Coin la realizzazione di parcheggi adiacenti ai punti vendita Oviesse e Upim in città. L’azienda però sosteneva che questo obbligo spettasse solo in caso di apertura di nuove attività, mentre nel suo caso si trattava di negozi rilevati e già esistenti. Così, in una lettera ai sindacati e all’amministrazione comunale, la società aveva comunicato che senza soluzioni, visti i costi per realizzare i parcheggi, ci sarebbero state “conseguenze sui livelli occupazionali”.
Lo sportello attività produttive del Comune sosteneva infatti che quando nel 2013 era stata varata la fusione per incorporazione di Ovs e Upim in Gruppo Coin, quest'ultima era da considerarsi come nuova società. A rischio c’erano a Palermo 150 lavoratori in sei punti vendita nelle vie Pacinotti, Strasburgo, Libertà, Cordova, Da Vinci e Calatafimi. Sulla vicenda era intervenuta la Uiltucs ritenendo appunto che non ci fosse alcun obbligo di realizzare il parcheggio visto che l'attività era sempre la stessa e c’era stata continuità lavorativa”. Un parere legale chiesto dal Comune ha dato ragione ad azienda e sindacato.

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