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Falsi incidenti, nuove accuse a coppia di Riesi

RIESI. Nuove accuse su una coppia di Riesi accusata di avere raggirato compagnie assicurative. Da cui avrebbero intascato quattrini simulando infortuni personali. E ieri la procura ha aggiunto un nuovo tassello al quadro accusatorio a carico di marito e moglie. Per una nuova sospetta «frode» ai danni della compagnia Sai.
Piove sul bagnato per due riesini, Filippo D. e Giuseppina F. (assistiti dagli avvocati Vincenzo Vitello e Carmelo Terranova) finiti nei pasticci sulla base di una indagine dei carabinieri. Che avrebbero messo a nudo una sorta di sistema adottato dai due per intascare quattrini dalle assicurazioni. Secondo la tesi accusatoria, con quest'ultimo episodio contestato ieri, sarebbero una decina i casi sospetti di cui si sarebbero resi protagonisti, grazie ai quali avrebbero guadagnato intorno ai trentamila euro. Casi per cui sono chiamati al cospetto del giudice Claudia Rossella Ferlito.
Truffa, tentata truffa e falso il ventaglio d’imputazioni contestato a loro carico. E che ieri s’è ulteriormente appesantito con questa nuova presunta truffa che va ad irrobustire il fardello accusatorio. La vicenda finita al centro delle indagini dei militari racchiude una catena di episodi che va dal 2010 al 2011. In questi due anni marito e moglie - secondo la tesi di militari e magistrati - avrebbero simulato tutta una serie d’incidenti personali. Denunciando poi fratture e lesioni varie. E grazie a questo trucchetto sarebbero riusciti a gonfiare il loro portafoglio. Ma ad un certo punto le stesse compagnie hanno approfondito gli accertamenti. E nel momento in cui i carabinieri hanno acceso i riflettori sui due, uno dopo l’altro sono emersi i casi ritenuti sospetti. Ma non è tutto. Già, perché la coppia, per presentare le pratiche, avrebbe inserito tra gli incartamenti certificazioni mediche fasulle. Che sarebbero state taroccate dagli stessi protagonisti della vicenda.
Questo lo scenario complessivo tracciato dall’accusa nei confronti di marito e moglie che, adesso, sono stati chiamati in giudizio. E che da ieri si ritrovano sul groppone pure un’altra tegola.

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