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Serradifalco, al sicuro la chiesa dei Sette dolori

SERRADIFALCO. Il sindaco Giuseppe Maria Dacquì revoca l'ordinanza emessa tre mesi fa a seguito del crollo del tetto della chiesa di Maria santissima dei Sette dolori, ma ordina al sacerdote Giovanni Galante, amministratore dell'"Opera pia Collegio di Maria", cui appartiene l'edificio, "verifiche periodiche". Queste, precisa il primo cittadino, devono essere eseguite da tecnici "in possesso di adeguata competenza professionale". Almeno una volta l'anno, dovranno essere verificate "tutte le parti dell'edificio e in particolare della copertura, per l'accertamento del mantenimento di tutte le condizioni di stabilità, igiene e sicurezza che consentono l'agibilità dell'edificio". Il 17 febbraio scorso, dopo gli accertamenti dell'ufficio tecnico, il sindaco Dacquì aveva ordinato all'arciprete Galante, invece, "l'immediata esecuzione degli interventi di risanamento igienico-sanitario, consolidamento e manutenzione straordinaria generale" nella chiesa di via Sesta. E, a lavori ultimati, l'attestazione d'"incondizionata idoneità statica". Gli interventi erano stati iniziati all'indomani della prima ordinanza. Per pagarli, la parrocchia San Leonardo Abate, dopo avere "bussato" al comune e a una banca, senza però ricevere "finora nessuna risposta", aveva chiesto ai fedeli un altro sacrificio. Chiariva già allora il sacerdote: "La spesa sostenuta per quest'operazione ammonta a circa 13 mila euro. Una spesa enorme per le dissestate casse parrocchiali. Abbiamo chiesto un contributo ai parrocchiani. I tempi non sono facili per nessuno. Abbiamo ricevuto appena 1.700 euro, più 2 mila dall'associazione "Maria santissima addolorata", più mille dall'associazione "Apostolato della preghiera". Il totale è di 4.700 euro".
S. B.

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