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«Campiello Giovani»: diciannovenne siciliana tra i cinque finalisti

Carmelita Noemi Zappalà di San Giovanni La Punta ha partecipato con il racconto «Corpi di carta». «Finora mi ero cimentata soltanto con le fan fiction...»

CATANIA. «Felice? Diciamo proprio di sì. Sembrerà una frase fatta ma non me l'aspettavo». Carmelita Noemi Zappalà ha appena 19 anni, è di San Giovanni La Punta, piccolo centro a due passo da Catania, e con il racconto Corpi di carta entra nella cinquina di finalisti del Premio Campiello Giovani.
Unica siciliana nella rosa di candidati che vede schierati anche Maria Chiara Boldrini, 17 anni, di Bientina (Pisa), con il racconto Odore di sogni; Daniele Comunale, 21 anni, di Roma, con il racconto Antropofania; Chiara Di Sante, 21 anni, di Gorle (Bergamo), autrice di Zucchero; Deborah Osto, 18 anni, di Spinea (Venezia), che ha partecipato con Corpi celesti.
I loro nomi sono stati annunciati a Verona sul palcoscenico del Teatro Nuovo, dove i 25 semifinalisti della sezione che il più autorevole premio letterario italiano rivolge ai giovani tra i 15 e i 22 anni sono stati presentati al pubblico. A selezionarli la Giuria Tecnica del Concorso, composta da Giuliano Pisani, Giulia Belloni e Licia Cianfriglia. Il riconoscimento per il miglior racconto estero è stato assegnato ad Ambra Giacometti, 19 anni, di Locarno, che si è presentata con il racconto Anemia.
«Scrivo da quando avevo dodici anni - racconta la giovane autrice siciliana - ma mi sono sempre dedicata alle fan fiction (è un'opera scritta dai fan prendendo come spunto le storie o i personaggi di un'opera originale, ndr). Ho provato nel tempo a scrivere racconti inediti ma non li completavo mai». Sorride divertita, poi spiega: «È una questione caratteriale, tendo a non completare le cose che inizio».
Non è andata allo stesso modo per il racconto presentato al Campiello Giovani. «Ho scritto Corpi di carta proprio per partecipare al concorso letterario - racconta - l'idea mi è venuta in metropolitana. Ho sempre avuto paura, aspettando i treni sul marciapiedi, che qualcuno mi spingesse sui binari. Ho scoperto che a Londra, la città in cui vivo, circa 150 persone ogni anno muoiono suicide buttandosi sotto una metro in arrivo. Da qui è nata l'idea».
Il racconto punta l'attenzione su una ragazza problematica che ha disturbi alimentari e una personalità bipolare. Non si scompone Carmelita se le si fa notare che è un argomento piuttosto serio e delicato per una ragazza della sua età. Ma lei serafica risponde: «Tratto l'argomento perché ho avuto modo di conoscere persone che soffrono di questi disturbi. Sì, lo ammetto c'è un aspetto amaro in questo racconto».
La designazione del vincitore del Campiello Giovani, scelto dalla Giuria dei Letterati, avrà luogo a Venezia sabato 13 settembre e la premiazione si svolgerà sul palcoscenico del Gran Teatro La Fenice dove il più meritevole tra i ragazzi condividerà la popolarità (anche televisiva) con gli scrittori affermati che partecipano alla sezione principale. All’eventuale vittoria Carmelita non vuole pensare. «Anche questa è una questione caratteriale - dice - preferisco pensare al peggio, non si sa mai».

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