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Mussomeli, autocompattatore guasto e rifiuti per strada: è emergenza

MUSSOMELI. Alla sventura non c’è mai fine. Nelle ore in cui da Caltanissetta giungono barlumi di speranza per poter liberare la città da giorni assediata dai rifiuti, arrivano notizie poco confortanti: degli autocompattatori in uso all’ente, quello più capiente, tra l’altro preso a nolo, da ieri è in panne a causa di un guasto. Mezzo noleggiato dopo che un altro autocompattatore, stavolta di proprietà dell’Ato, aveva subito un grave danneggiamento al motore. I barlumi di speranza riguardano le rassicurazioni fornite dal commissario straordinario dell’Ato Ambiente Vella, che oggi dovrebbe firmare la proroga dei contratti a sei lavoratori stagionali. Questo consentirebbe la piena operatività del servizio di raccolta della spazzatura in città.

Tra l’esiguo personale comunale ed il numero per nulla imponente dei contrattisti in forze, la città, senza l’apporto degli stagionali (alcuni dei quali con l’mportante mansione di autista) appare agli occhi di tutti piuttosto sporca. Peccato però che la malasorte ci metta lo zampino. Se da un lato si è infatti autorizzati a gioire per il ritorno al lavoro di alcuni operai, dall’altro non si può festeggiare perché il servizio deve fare i conti con l’assenza di mezzi.
Nel frattempo il sindaco Salvatore Calà, per sopperire alle assenze nelle casse dell’Ato di liquidità necessaria a sostenere i costi per la raccolta, in particolare modo per la funzionalità dei mezzi, è stato costretto a firmare un’ordinanza che prolunga il contenuto di un’altra ordinanza firmata a gennaio, e che dilatava i tempi di chiusura di ogni rapporto con l’Ato (l’ambito sulla strada della liquidazione definitiva) e rinviando perciò l’ingresso della nascente Aro.

Un atto necessaria, grazie al quale il Comune è autorizzato a continuare a mettere mano al proprio portafoglio e quindi sborsare soldi indispensabili a non lasciare i mezzi in garage, a noleggiare autocompattatori privati o ancora a sfruttare la stazione di travaso di Cammarata.

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