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Cinisi, casolare dove fu ucciso Impastato diventa luogo della memoria

PALERMO. La giunta regionale ha condiviso oggi l'atto di avvio del procedimento dell'assessorato ai Beni Culturali, con il quale si dichiara luogo di interesse culturale il casolare situato vicino ai binari della ferrovia di Cinisi, dove venne trovato ucciso il 9 maggio 1978 Peppino Impastato. «La giunta - dice il presidente Rosario Crocetta - ha inteso così affermare non solo l'importanza della memoria ma anche la necessità di predisporre un progetto di valorizzazione del sito, che possa favorire la crescita della coscienza civile delle nuove generazioni e dei cittadini». «Peppino Impastato - continua Crocetta - è uno degli esempi più fulgidi dell'impegno civile e sociale del popolo siciliano e del ripudio concreto della mafia. Una lotta che Peppino conduceva ogni giorno, attraverso le sue denunce con nomi e cognomi, unendo insieme la difesa dei deboli e la lotta contro prepotenza e malaffare». Per Crocetta: «Con la decisione che abbiamo condiviso con l'assessore Furnari e con l'intera giunta, si manterrà l'uso pubblico del sito e la sua integrità. La memoria non è un fatto solo del passato, ma deve essere sempre viva e non può essere solo celebrativa, come ci ricordano i tanti ragazzi che nei cortei gridano Peppino è vivo e lotta insieme a noi». 

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