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Elezioni, dal 10 maggio vietato diffondere sondaggi

ROMA.  Prosegue il lavoro organizzativo in vista dell'election day fissato per il prossimo 25 maggio per il rinnovo del Parlamento europeo, di sindaci e consigli in 3908 Comuni nelle regioni a statuto ordinario, 131 in Friuli Venezia Giulia, 37 in Sicilia e 19 in Sardegna, oltre che per le Regionali in Abruzzo e in Piemonte.    
Scade oggi, infatti, il termine nel quale - per le comunali - l'ufficiale elettorale (ovvero il sindaco, un suo delegato o la commissione elettorale comunale) deve sorteggiare un numero di nominativi, compresi nell'albo degli scrutatori, pari al numero di quelli che servono per la costituzione di ciascun ufficio elettorale di sezione.  
Entro sabato prossimo, 10 maggio, verranno affissi i manifesti con i nomi dei candidati alla carica di sindaco e delle liste di candidati alla carica di consigliere comunale, con relativi contrassegni e numeri d'ordine, secondo l'ordine risultato dal sorteggio effettuato dalla Commissione elettorale circondariale. Sempre entro sabato il sindaco o il commissario notificano la nomina a coloro che sono stati sorteggiati scrutatori di seggio elettorale per mezzo di un ufficiale giudiziario o di un messo comunale. Entro 48 ore dalla nomina, i sorteggiati devono comunicare l'esistenza di un eventuale, grave impedimento al sindaco o al commissario, i quali provvedono alle sostituzioni.    
Da sabato 10 maggio fino a lunedì 26 maggio scatta infine il divieto di rendere pubblici o comunque di diffondere i risultati di sondaggi demoscopici sull'esisto delle elezioni e sugli orientamenti politici degli elettori, anche se i sondaggi siano stati realizzati in un periodo antecedente a quello in cui vige il divieto.

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