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Papi Santi, la Sicilia ricorda il miracolo di Giovanni XXXIII

RAGUSA.  Nel giorno della beatificazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II a San Pietro, la Sicilia ricorda un miracolo compiuto nel 1967 dal Papa buono su una donna di Chiaramonte Gulfi, Giovanna Majore La Terra. Il miracolo fu riconosciuto tale nella lunga causa di beatificazione di Giovanni XXIII, durata 35 anni. La donna, all'epoca dei fatti aveva 54 anni. Era il 13 maggio, e si sentì scuotere nel suo letto, dov'era costretta da 23 anni, incapace di camminare perchè affetta da patologie motorie.  
«Una mia amica mi portò da Roma un'immagine del Papa - disse la donna in un'intervista - dicendomi di pregarlo per guarire. Io lo pregai, invece, perchè mi evitasse di soffrire, facendomi morire presto. La sua immagine era sopra il mio letto e ricordo che quel 13 maggio ero in agonia. Mi fu impartita l'estrema unzione e sentii una forte scossa in tutto il corpo e una spinta dietro la schiena come se qualcuno volesse spingermi ad alzarmi. Poi mi sentii afferrare da due fortissime mani che mi misero in piedi e mi spinsero verso il centro della stanza. Vidi che i miei piedi rattrappiti si stendevano e la mia pancia gonfia si afflosciava, riprendevo il mio colorito. Chiamai mia sorella ed urlai: 'Sono guarità».     
I medici non riuscirono a trovare alcuna spiegazione scientifica alla guarigione della donna e lei stessa raccontò che qualche giorno dopo Giovanni XXIII le apparve in sogno, dicendole: «Giovanna non ti scoraggiare. Il miracolo lo hai avuto. Và e cammina sicura».

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