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Seus-118, riduzione degli stipendi per oltre 3 mila dipendenti

PALERMO. Via alla riduzione degli stipendi ai 3.200 dipendenti della Seus, la società che gestisce il 118 in Sicilia. Il direttore generale, Angelo Aliquò, ha convocato i sindacati per il 5 maggio: in quella data bisognerà firmare il cosiddetto contratto di solidarietà.
Nella lettera inviata ai sindacati Aliquò sottolinea che l’operazione è necessaria per via delle decisione presa non da lui ma dal consiglio di gestione, l’organo di controllo nominato da Crocetta: «Il contratto di solidarietà - si legge nella lettera - è necessario a causa della previsione di perdita economica di esercizio, dovuta alla differenza tra costi sostenuti e ricavi per il personale in convenzione presso le Asp. Tale strumento sarà utile a eliminare la suddetta perdita».
Crocetta aveva annunciato che il contratto di solidarietà sarà limitato nel tempo e che a ogni dipendente potrebbe costare non più di un centinaio di euro.


DIGIACOMO: CONSIGLIO SEUS MIOPE NO MACELLERIA SOCIALE. "Apprendo con rammarico l'apertura del tavolo di crisi che rappresenta un atto di miope codardia da parte del Consiglio di gestione della Seus, giacché nel piano industriale del direttore generale si poteva pervenire a un pareggio di bilancio e ad una ottimizzazione dei servizi senza dovere procedere alla riduzione degli stipendi per il personale, programma condiviso tra l'altro dall'assessore alla Salute Lucia Borsellino". Lo dice il presidente della commissione Sanità dell'Ars, Pippo Digiacomo, a proposito della decisione del Consiglio di gestione della Seus, che gestisce il servizio del 118, di procedere con i contratti di solidarietà per il personale.
"Mi aspetto un intervento del presidente Crocetta – aggiunge Digiacomo - che dimostri nei fatti di essere contro la macelleria sociale".

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