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Scontri, cariche e 6 fermi: il corteo si trasforma in guerriglia a Roma

ROMA. Il 'blu-bloc' appare e si scatena in  Via Veneto, k-way azzurri tirati fuori all'improvviso e  indossati sopra le classiche divise nere degli antagonisti più  violenti. E il corteo per la casa e contro l'austerità a Roma  degenera in duri scontri con la polizia. Molti feriti, circa una  quindicina, un manifestante perde una mano per lo scoppio di un  petardo, almeno 6 i fermati. Prima arance e uova, poi bottiglie  e bombe carta, alle quali si risponde con lacrimogeni e cariche,  due di alleggerimento, ricostruisce poi il Viminale. Lunghi  minuti di guerriglia nel centro storico della Capitale. 'Una  violenza che colpisce l'intera citta«, dirà il sindaco Ignazio  Marino.    


Gli irriducibili indossano maschere di Anonymous - che per un  pò 'hackerà e oscura il sito di Matteo Renzi - e hanno i  k-way, alcuni con il simbolo del Reparto Mobile della polizia:  una provocazione ai tutori dell'ordine, che in passato erano già  stati definiti blu-bloc, a ribaltare l'accusa di violenza per i  black-bloc. Polizia e carabinieri caricano le prime file del  'bloccò vicino al ministero del Welfare, mentre il resto del  corteo, fino ad allora pacifico, retrocede nel panico da via  Veneto verso piazza Barberini e via del Tritone. Gli scontri  continuano, sul selciato restano tantissimi k-way azzurri, il  simbolo della giornata. Le ambulanze soccorrono i manifestanti e  gli agenti contusi.     


La violenza anche questa volta ha oscurato un corteo di  migliaia di persone che era partito da Porta Pia dietro lo  striscione 'Ribaltiamo il governo Renzi. Cancelliamo il decreto  Lupi e Jobs Act', tra le bandiere dei movimenti, No-Tav e  No-Muos in primis. Giovani e anziani, ma anche famiglie con i  bambini e molti immigrati, sfilano contro la precarietà del  lavoro e le misure di austerity che vengono rimproverate al  premier. Rigide le misure di sicurezza, con oltre 1500 uomini  schierati, blindati e cancellate mobili nei punti nevralgici.  'Il nostro piano casa, occupiamo tuttò, si legge su uno  striscione. E ancora 'Casa reddito dignita» o 'Dalle metropoli  alle Università assediamo austerity e precarieta«. Sui muri  manifestini che dicono 'Potete chiamarci Neet (acronimo inglese  che indica chi non studia, non lavora e non fa formazione, ndr),  rimaniamo precari incazzatì. Si rivede il book-bloc, gli scudi  di gommapiuma con i titoli di libri famosi, da Omero a  Shakespeare. Qualche manifestante orina davanti alle sedi dei  ministeri, come un gruppo di donne a difesa della legge  sull'aborto, all'ingresso di quello della Salute. Tutto sempre  documentato in diretta su Twitter e sugli altri social network.    


Ma alcune decine di militanti non si accontentano di urlare.  La polizia ne ha identificati una trentina prima del corteo, ai  quali ha sequestrato bastoni. Adesso altri lanciano arance e  uova contro il ministero dell'Economia, in via XX Settembre.  Quindi in via Veneto, la strada della Dolce Vita dove si scatena  la rabbia del blocco nero oggi diventato blu. Petardi e  bottiglie contro le forze dell'ordine, che lanciano lacrimogeni  e caricano. Il sindaco Marino rientra in Campidoglio, dove c'è  un'unità di crisi che segue la situazione. Alla fine si  conteranno decine di feriti, tra cui un funzionario di polizia.  Il più grave è un manifestante, un peruviano di 47 anni che ha  avuto una mano amputata per lo scoppio di un petardo. Un agente  ha un'ustione alla gamba, provocata da una bomba carta. Il primo  bilancio dei fermati è di 6 persone. Un pomeriggio di grande  tensione per Roma, che colpisce anche i commercianti: Federmoda  lamenta un calo del 70% degli incassi in centro, dove molti  negozi sono rimasti chiusi per paura. 

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