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Ultimatum di Raciti: no a Fiumefreddo o il Pd resta fuori dalla giunta Ma Crocetta accelera sulle deleghe

Il presidente intanto non si ferma e affida un’altra delega, quella ai rifiuti, assegnata a Salvatore Calleri, leader del Megafono in Toscana

PALERMO. Il presidente della Regione sta accelerando sulle deleghe da conferire ai nuovi assessori nonostante il dialogo col Pd sia ancora in corso. Una scelta che fa salire ulteriormente la tensione con i democratici sempre più spaccati. Fausto Raciti, ha fissato i paletti all’ingresso in giunta del partito: non indicherà un nome per conto dell’area Cuperlo, perché punta alla riunificazione del Pd, e soprattutto non entrerà in giunta se sarà presente anche Antonio Fiumefreddo, considerato vicino all'ex presidente Lombardo e difende l'Irsap in una causa milionaria contro la Regione.
Crocetta nel frattempo non si è fermato è affidato un’altra delega, quella ai rifiuti, assegnata a Salvatore Calleri, leader del Megafono in Toscana.
Una situazione di confusione che Crocetta potrebbe risolvere così come ha fatto per la formazione del governo: assegnando subito le deleghe e superando i malumori e le spaccature dei partiti.
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