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Berlusconi, sì all'affidamento ai servizi sociali

MILANO. Si saprà al massimo entro due settimane quale sarà il 'destino' di Silvio Berlusconi e in che modo dovrà espiare quell'anno di pena che gli rimane dopo la condanna definitiva a quattro anni di carcere, di cui tre condonati. Il giudice del Tribunale di Sorveglianza Beatrice Crosti, al termine dell'udienza per discutere la richiesta di affidamento ai servizi sociali avanzata dal leader di Forza Italia e nella quale il pg ha dato parere favorevole alla proposta dell'Ufficio esecuzione penale esterna di un'eventuale attività di volontariato presso una struttura per anziani disabili, si è preso da un minimo di cinque giorni a un massimo di quindici per depositare il provvedimento.
Non si era ancora visto che un'udienza davanti al Tribunale di Sorveglianza su una richiesta di misura alternativa alla detenzione durasse circa un'ora e mezza. Eppure è quel che è accaduto nel pomeriggio quando, dopo aver trattato i casi di altri 58 "condannati", tra cui quello di un boss della 'ndrangheta, il Tribunale di Sorveglianza ha affrontato il fascicolo intestato al leader di Forza Italia.
Cominciata un poco prima dell'orario previsto, le 17, in aula, oltre al Presidente Pasquale Nobile De Santis, al giudice Crosti e a Federica Brunelli e Silvia Guidali, i due esperti esterni, c'erano il sostituto procuratore generale Antonio Lamanna e i due legali dell'ex premier, il prof. Franco Coppi e l'avvocato Niccolò Ghedini i quali arrivati prima del tempo, alla fine della discussione, per dribblare i giornalisti, sono usciti da una porta secondaria.
Il pg, da quanto si è saputo, ha dato il parere favorevole - non è vincolante - all'affidamento in prova ma non nei termini proposti dall'ex Cavaliere, bensì con le modalità del progetto di riparazione che, su input dei magistrati di Sorveglianza, ha presentato nei giorni scorsi l'Uepe, l'Ufficio Esecuzione penale esterna, diretto da Severina Panarello: assistere gli anziani, anche disabili, in una struttura dell'hinterland milanese, non molto lontano da Arcore, per mezza giornata una volta alla settimana.
Un'attività, quindi, ben diversa da quella messa nero su bianco dall'ex capo del governo in una memoria depositata nei giorni scorsi con la quale, oltre ad assicurare che gli attacchi alla magistratura avrebbero solo motivazioni politiche, si sarebbe proposto come "motivatore" in un "centro terapeutico ospedalizzato" ancora da costruire nel milanese per disabili mentali e fisici con lo scopo di aiutarli a sviluppare "nuovi stimoli". Un piano riparatorio caldeggiato oggi dai suoi difensori assieme a prescrizioni non troppo rigide, per consentire al leader di Forza Italia di essere in prima linea nella campagna elettorale per le Europee.
Certo è che, comunque vada, per Berlusconi è fondamentale ottenere l'affidamento ai servizi sociali: in questo modo si vedrebbe estinguere anche la pena accessoria dei due anni di interdizione dai pubblici uffici. Cosa che non accadrebbe se la decisione fosse la detenzione domiciliare.  
Dunque ora, come ha detto a udienza conclusa Nobile De Santis, "la decisione verrà depositata tra un minimo di cinque giorni a un massimo di 15 giorni", il tempo tecnico affinché il giudice Crosti scriva il provvedimento. E, poi, dopo il deposito e la notifica alle parti della decisione, per la stampa, "verrà fatto un comunicato e lo farò io".

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