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All’Energia un uomo dell’antimafia Calleri: «Non sono avvicinabile»

Catanese, ma trapiantato a Firenze. È il presidente della Fondazione Caponnetto: «Sono amico di Renzi, ho ottimi rapporti con i grillini»

PALERMO. «Sono un uomo non avvicinabile. Vengo dal mondo antimafia e porto questa mia esperienza al servizio del nuovo governo»: Salvatore Calleri, catanese trapiantato a Firenze, è da ieri il nuovo assessore ai Rifiuti e all’Energia.  Presidente della Fondazione Caponnetto, Calleri succede a al magistrato Niccolò Marino: «Ho grande stima di lui» è il commento a caldo del neo assessore. A cui Crocetta non ha ancora dato gli obiettivi da raggiungere: «Mi ha chiesto solo se volevo starci. E siccome stimo molto Rosario, ho accettato. Il presidente è esattamente come me, non avvicinabile nè dalla mafia nè dai poteri forti». Il neo assessore ai Rifiuti è nato a Catania nel 1966. Cresciuto a Firenze e laureato in giurisprudenza, dal 1992 fino al 6 dicembre 2002 è stato uno dei più stretti collaboratori di Antonino Caponnetto. È membro della Fondazione Sandro Pertini e Presidente della Fondazione Caponnetto dal 2003. Nominato cavaliere della Repubblica il 2 giugno 2012. Autore del libro sulla vita del giudice Caponnetto: «Antonino Caponnetto, eroe contromano in difesa della legalità». Gli è stato consegnato nel dicembre 2013 il premio Paolo Borsellino.
In contatto da alcuni giorni con Palazzo d’Orleans, la chiamata decisiva di Crocetta lo ha raggiunto dopo le 21 a Firenze: «Sei assessore». E Calleri, raggiunto telefonicamente poco dopo, ci tiene a sottolineare che «non sono eccellente in politica. Non mi interessano le correnti, sono marginale rispetto a questi sistemi».
Amico della signora Betta, la vedova Caponnetto, Calleri negli anni ha però collaborato con vari esponenti della politica: «Nella Fondazione Caponnetto ospitiamo politici di tutti gli orientamenti. Ma qui si lavora a prescindere dalla propria posizione politica». Lui stesso ammette di avere «ottimi rapporti con i grillini» e di essere «amico di Renzi».
Col Movimento 5 Stelle è entrato in contatto attraverso il senatore Giarrusso, che ha anche pubblicamente sostenuto nei primi mesi di attività parlamentare quando si è temuta una spaccatura. Erano i tempi in cui una parte dei 5 Stelle votò a favore di Pietro Grasso come presidente del Senato. E Calleri conferma di avere anche «ottimi rapporti con Pietro Grasso. Mentre di Renzi condivido la visione dell’Europa». Ci tiene però a sottolineare la sua trasversalità rispetto al mondo politico. Intorno a lui anche anime di partiti che non hanno dialogato sono riuscite a lavorare bene: «Nel Pd ho ottimi rapporti anche con Vannino Chiti».
Calleri è un esponente dell’Antimafia che ha un rapporto diretto con la gente attraverso il suo blog: www.salvatorecalleri.blogspot.com. Parla del suo nuovo impegno come di «una sfida. Per vincerla mi circonderò solo di persone perbene, alcune le porterò con me da Firenze. Credo nel Mediterraneo, la Sicilia può avere un ruolo importante in quest’area e diventare una piattaforma energetica». E nell’assessorato che è chiamato a guidare avrà un budget di circa 4 miliardi per l’Energia. Anche se la vera sfida sarà gestire discariche e immondizia per le strade.

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