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Palermo, approvato il Garante per l’infanzia

PALERMO. Il Consiglio comunale di Palermo, nella seduta di ieri, ha approvato il regolamento, composto da 7 articoli, che istituisce il Garante per l'infanzia e l'adolescenza.    A nominarlo sarà il sindaco con proprio provvedimento: sarà scelto tra persone residenti a Palermo, con i requisiti per l'elezione alla carica di consigliere comunale; dovrà avere esperienza decennale. Resta in carica 4 anni e per tutta la durata dell'incarico, che può essere rinnovato per una sola volta, non può rivestire cariche elettive o ricoprire incarichi elettivi in partiti politici, nè essere amministratore o dipendente del comune di Palermo, nè parente di amministratori comunali. Il testo emendato - l'aula ha dato l'ok a due emendamenti del Pd, che però si è astenuto nel voto finale - prevede l'istituzione di un capitolo di spesa ad hoc per le attività del Garante (che non percepirà alcun compenso nè indennità) e di un ufficio, composto da 5 dipendenti in servizio al Comune, che affiancherà il Garante.  
  «Con altro emendamento, che è stato bocciato - dice Antonella Monastra (Pd) -, avevo chiesto una procedura di selezione pubblica per la scelta del Garante con un bando per consentire a tutti di partecipare. Per questo motivo mi sono astenuta dal voto con la convinzione che il Garante possa essere l'ennesimo spot dell'amministrazione Orlando. Anche se prendo atto comunque dell'impegno assunto oralmente dall'assessore Ciulla di fare un bando pubblico per disciplinare l'accesso alla carica di Garante per l'infanzia e l'adolescenza».

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