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Ospedali accorpati: ecco le novità

Approda in commissione all’ars il nuovo piano sanitario: le strutture più piccole saranno riunite in consorzi. Più spazio in corsia alla lungodegenza e alla riabilitazione. L’assessore Borsellino: aspettiamo l’ok dal ministero, poi operativi

PALERMO. Un taglio «virtuale» riduce il numero dei posti letto in Sicilia. Saranno 18.720, cioè 861 in meno rispetto ai 19.581 previsti dall'assessorato alla Salute nel 2010. Quello deciso ieri è tuttavia un taglio inferiore ai 1.500 posti che la Regione avrebbe dovuto cancellare secondo una prima bozza del piano di riorganizzazione bocciato in Commissione Sanità all'Ars nel novembre scorso.
Il taglio è, però, solo «virtuale» perché in realtà i posti letto finora disponibili sono stati 16.831 (gli altri non sono mai stati creati). Quindi ne restano da attivare 1.889. Un dato che segna comunque un calo rispetto a quanto previsto nel precedente piano varato dall’ex assessore Massimo Russo.
Il nuovo piano prevede anche la nascita in tutta l’isola di Ospedali Riuniti, sorta di consorzi, che consentiranno di salvare le piccole strutture. Guardando ai numeri reali, l'ospedale Civico di Palermo, il più grande della Sicilia, vedrà diminuire i propri posti letto per acuti (destinati a pazienti che manifestano forme di malattia più gravi) da 853 a 834. Il Garibaldi di Catania ne manterrà 586 degli attuali 630 e il Papardo di Messina 431 invece di 452. Tra le altre strutture di maggiori dimensioni, il Cannizzaro di Catania che subirà un taglio da 560 a 535 posti letto, così come Villa Sofia, a Palermo, che dovrà accontentarsi di 700 posti letto invece degli attuali 765. I tre Policlinici di Palermo, Messina e Catania vedranno scendere la loro dotazione complessivamente da 2.260 posti letto per acuti a 2.036.
Aumentano, invece, lievemente i numeri dei posti letto nelle strutture di eccellenza: Buccheri, Ismett, San Raffaele, Oasi di Troina, Bonino Pulejo e Rizzoli. Con la nuova mappa della rete ospedaliera in Sicilia l'assessore Lucia Borsellino punta a fare rientrare la Regione all'interno del parametro nazionale: 3 posti letto ogni mille abitanti a cui si aggiungono 0,2 posti di lungodegenza e 0,5 di riabilitazione sempre ogni mille abitanti. Un aumento che interessa soprattutto la lungodegenza e la riabilitazione. «Siamo la prima regione in Italia a dotarsi del piano di rimodulazione – dice l'assessore Borsellino -. Abbiamo persino anticipato i tempi, dato che il ministero della Salute non ha ancora approvato il regolamento». Dopo il passaggio in giunta e in commissione all'Ars, il piano sarà inviato al ministero della Salute. «Entro venti giorni sarà operativo», sostiene l'assessore. L'ok del ministero, spiega l'assessore, consentirà alla Sicilia di ottenere maggiori risorse, circa 400 milioni di euro, per l'edilizia ospedaliera e per l'ammodernamento tecnologico delle strutture. Il piano vede così la luce dopo mesi di scontri all’Ars. Per Pippo Digiacomo, presidente della commissione Sanità, «quando si lavora al riparo da polemiche si porta sempre a casa un buon risultato».
Gli ospedali «accorpati»
Per salvare 37 ospedali di provincia dalla mannaia del decreto Balduzzi, che fissava la chiusura delle strutture con meno di 120 posti letto, viene stabilito l’accorpamento dei piccoli presidi che diventeranno «Ospedali riuniti». In provincia di Agrigento, ad esempio, verranno riuniti in un’unica struttura organizzativa gli ospedali di Sciacca e Ribera e quelli di Canicattì e Licata. Nella provincia nissena, i sei ospedali verranno accorpati in due sole strutture: quelle di Caltanissetta-San Cataldo-Mussomeli e Mazzarino-Niscemi-Gela. I sette presìdi ospedalieri della provincia di Catania verranno accorpati in tre Ospedali riuniti: Acireale-Giarre, Biancavilla-Bronte-Paternò, Militello-Caltagirone. I quattro ospedali della provincia di Enna verranno trasformati in due: Nicosia-Leonforte e Enna-Piazza Armerina. In provincia di Messina, invece, nasceranno due Ospedali riuniti: Milazzo-Barcellona-Lipari e Sant’Agata-Mistretta. Nel Siracusano saranno unite le strutture di Avola e Noto. A Palermo l'Ingrassia sarà associato a Valla delle Ginestre. Formeranno due distretti unici Partinico-Corleone e Petralia-Termini. Nel Ragusano nasceranno gli Ospedali Riuniti di Vittoria-Comiso e Modica-Scicli. Infine, nel Trapanese gli Ospedali Riuniti saranno tre: Trapani-Alcamo-Pantelleria, Marsala-Salemi e Mazara-Castelvetrano.

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