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Iachini: contento del nostro atteggiamento

PALERMO. Giuseppe Iachini esce ancora una volta vincitore dal «Franco Ossola» dove, nel giugno di due anni fa, conquistò con la sua Sampdoria, nella finale di ritorno dei play-off, la promozione in serie A contro il Varese allora guidato in panchina da Rolando Maran. «Questa partita - le parole del tecnico rosanero - non era una finale promozione e di fronte c'erano due squadre diverse ma se, alla vigilia dell'incontro, avevo parlato di una partita insidiosa contro un avversario che, in tre giorni, aveva pareggiato sul campo del Trapani terzo in classifica e sconfitto l'Empoli secondo in graduatoria, devo dire che i fatti mi hanno dato ragione. Per questo motivo ho chiesto ai miei giocatori di prendere subito l'iniziativa e, difatti, nel primo quarto d'ora abbiamo aggredito gli avversari riuscendo a creare qualche buona opportunità per passare in vantaggio».
Cosa che, però, è riuscita invece al Varese, a segno con il suo centravanti Pavoletti sugli sviluppi di un calcio d'angolo. «La rete di Pavoletti è il frutto di una nostra distrazione - spiega Iachini - perché giunta a coronamento di una delle situazioni di gioco che costituiscono uno dei nostri punti deboli: la fase difensiva sulle palle inattive. Subìto il gol, però, la mia squadra non ha cambiato atteggiamento in campo e ha continuato a cercare di equilibrare il risultato, giocando a calcio. Nella ripresa, con lo stesso atteggiamento, abbiamo cercato di superare un avversario dotato di qualità e rapidità e ci siamo riusciti».

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