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Il "gallo volante" non perdona: Belotti regala la vittoria contro il Varese

VARESE. C'è poco da fare: Belotti è l'uomo del destino di questo Palermo che sta vincendo dominando il campionato di serie B. Questo ragazzo, di cui sentiremo sicuramente parlare per tanti anni, ogni volta che è in campo si trasforma in protagonista assoluto. Anche a Varese, in una partita difficilissima, contro una squadra rognosa che era passata in vantaggio al 13' minuto del primo tempo con Pavoletti, è stato lui a risolvere la situazione pochi minuti dopo il suo ingresso in campo. I rosanero avevano pareggiato quasi subito con il solito Vazquez, altro giocatore rinato grazie al sapiente lavoro di mister Iachini, ma è stato "il gallo volante" a segnare il gol decisivo, che permette al Palermo si centrare l'ottava vittoria in trasferta e di avvicinarsi sempre di più ad un obiettivo che ormai è davvero a portata di mano e che si chiama serie A.


Il vantaggio sulla terza in classifica infatti è di quattordici punti (Trapani e Siena a 49 punti, ma il Crotone deve ancora giocare) un'enormità, considerando la forza dei rosanero, senza alcun dubbio la compagine più forte in serie B. Una superiorità tale da ricordare quasi quella della Juventus in serie A (con i dovuti paragoni). Il Palermo, nonostante lo svantaggio iniziale, non ha mai dato realmente l'impressione di poter perdere questa partita, nonostante il Varese sia davvero un'ottima squadra: i lombardi, dopo il vantaggio iniziale, hanno dovuto inchinarsi alla netta superiorità dei siciliani, che dopo il pareggio di Vazquez hanno schiacciato i padroni di casa nella loro metà campo. Il gol del predestinato Belotti è stata solo la certificazione di quanto visto sul terreno di gioco. Quella di Iachini è una squadra concreta, sicura di sè, ben consapevole della propria forza, con una potenza di fuoco in attacco che le avversarie possono solo sognare: basti pensare che uno come Hernandez, inseguito da mezza serie A e non solo, è stato rimpiazzato come titolari da giocatori magari meno dotati di lui tecnicamente ma più funzionali agli schemi dell'allenatore, uno senza fronzoli in testa ma estramamente concreto. Magari non sarà spettacolare come qualche tifoso vorrebbe, ma la classifica parla chiaro. E quando si ha in rosa un giocatore che ha il sapore di predestinato come Belotti, allora diventa tutto più facile.

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