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Muos, gli esperti: "Rischi rilevanti per gli abitanti di Niscemi"

NISCEMI. «Il rischio Muos è rilevante» per  gli abitanti di Niscemi «dal punto di vista dei campi  elettromagnetici. Ne sconsigliamo l'installazione». Sono parole  pesanti quelle che arrivano in commissione Sanità e Ambiente  del Senato dove Massimo Zucchetti, professore di protezione  delle radiazioni del Politecnico ha presentato un rapporto di  oltre 170 pagine elaborato da un gruppo di scienziati di cui fa  parte. Il Muos, il nuovo sistema di comunicazione satellitare  globale del dipartimento della Difesa Usa, (Mobile User  Objective System) è costituito da cinque satelliti e quattro  stazioni terrestri (Chesapeake in Virginia, Wahiawa alle Hawaii,  Geraldton, nell'ovest dell'Australia, e Niscemi in provincia di  Caltanissetta).


I primi tre siti sono già operativi, quello  siciliano invece è in fase di completamento.  Ma gli esperti  sembrano essere divisi e l'Istituto Superiore di Sanità come  come l'Ispra, ritengono non ci siamo pericoli per la salute.  Nella valutazione dei rischi «siamo al di sotto dei limiti  previsti», ha detto Alessandro Polichetti, primo ricercatore  del Dipartimento di tecnologie e salute dell'Istituto superiore  di sanità. «Abbiamo raccolto quattromila studi sperimentali che riportano  effetti a medio e a lungo termine dei campi elettromagnetici» è  invece quanto afferma Zucchetti, secondo il quale , «è  necessario una valutazione predittiva per il Muos secondo le  norme Cei previste dalla legge italiana, mentre non vale fare  riferimento alla legge Usa che è meno restrittiva». Netta la  conclusione del gruppo di scienziati che ha redatto il rapporto:  «riteniamo che il Muos - ha affermato Zucchetti - ricade in un  contesto di grave inquinamento ambientale, che non può essere  ulteriormente inquinato con altre installazioni».  A «testimoniare» in commissione di altre irregolarità anche  Marcello D'Amore, professore emerito presso la facoltà di  Ingegneria e ordinario di elettrotecnica all'università La  Sapienza di Roma: il rapporto di conformità redatto dalla Us  Navy in merito all'installazione del Muos, l'impianto di  comunicazioni satellitari, a Niscemi, ha riferito «è di una  superficialità che ho trovato imbarazzante».  


«In nessun caso le emissioni elettromagnetiche superano i  limiti di legge», ha invece replicato il direttore generale  dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca  ambientale (Ispra), Stefano Laporta, in audizione alle  commissioni riunite Sanità e Ambiente al Senato in relazione  all'installazione del Muos, l'impianto di comunicazioni  satellitari ad alta frequenza, a Niscemi. Tali condizioni, ha  detto, sono rilevate anche in postazioni «più critiche perchè  più vicine all'impianto». 


IL MINISTERO DELLA DIFESA: "SE VALORI FUORI NORMA NON POTRA' FUNZIONARE" - Il Muos, ovvero l'impianto di comunicazioni satellitari ad alta frequenza a Niscemi, «non entrerà in funzione se non c'è una certificazione pratica con un sistema di monitoraggio di centraline che dovrà servire ad attenuare le paure della popolazione. Se i valori relativi ai campi elettromagnetici «saranno fuori norma, il Muos si spegnerà e non potrà funzionare. È questo il vantaggio del sistema di monitoraggio che si sta offrendo al fine della trasparenza».». Lo ha detto il brigadiere generale del Genio Aeronautico, Mauro Becherelli, in audizione alle commissioni congiunte Sanità e Ambiente del Senato.

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