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Mussomeli, nuova cappella all’ospedale Longo Il vescovo ha ricevuto le chiavi

MUSSOMELI. Da ieri l'ospedale ha un nuovo locale dove celebrare messa. O almeno da ieri la sala individuata è stata consegnata ufficialmente alla Diocesi. Adesso toccherà alla Chiesa nissena allestirla, realizzare l'altare, posizionare il tabernacolo, collocare i banchi, installare una vetrata per l'ingresso ed arredare una piccola canonica. La consegna delle chiavi, da parte del commissario straordinario dell'Asp al vescovo di Caltanissetta, è avvenuta pubblicamente nella stanza del primo piano scelta per ospitare il luogo sacro. Nella sua breve visita mattutina, monsignor Russotto ha indossato i panni dell'architetto, scegliendo la posizione dell'altare, ambone e tabernacolo e decidendo sui simboli da usare sulle vetrate delle ante all'ingresso o persino sui colori dei drappeggi. "Questo è un locale più ampio della cappella di San Cataldo- ha esordito il presule-. Un luogo di preghiera e raccoglimento in cui verranno celebrate le messe domenicali. Per le celebrazioni più imponenti, come Natale, Pasqua o Santa Lucia, si potrà utilizzare l'ampio androne. Nel cuore del vescovo- ha voluto sottolineare Russotto- Mussomeli non è un paese estraneo. Io ho sempre iniziato tutti i miei impegni diocesani sempre da Mussomeli, capitale del Vallone, abitata da gente laboriosa che a causa delle strade non possono restare isolate". Poi, rivolgendosi alla platea li ha rassicurati: "State tranquilli, non resterete mai soli. Proprio perché siete i più lontani state più a cuore". Il vescovo, dopo il suo discorso, ha affidato le chiavi a padre Antonio Caruso, cappellano del nosocomio. Nei suoi confronti ha avuto parole di elogio, che hanno enormemente emozionato il frate. Il commissario Giorgio Santonocito, ha voluto ringraziare pubblicamente il primario di Radiologia Salvatore Mancuso, che ha deciso di rinunciare alla stanza da lui utilizzata per fare spazio alla cappella. Santonocito, nel giorno della sua prima visita al presidio sanitario, ha assicurato del suo impegno nel preservare la struttura. "Mussomeli non è dimenticata. Con i sindaci abbiamo ottenuto grandissimi risultati. Nel documento che abbiamo consegnato all'assessore Borsellino c'è il mantenimento del Punto nascita ancora per i prossimi anni. Noi potenzieremo questa struttura che è sentita propria da un'intera comunità". Poi, incontrando i giornalisti ha voluto rispondere alle polemiche sul taglio dei posti letto in Pediatria: "Non penso si debba fare una guerra santa su due posti letto che in un'economia di sistema sono realmente pochi. L'unico problema è che la Pediatria deve avere un numero di posti sufficienti senza che però si faccia una questione ragionieristica. Noi abbiamo proposto gli otto posti letto, che sono in linea con quelli di Gela e Caltanissetta. Vediamo come funzionerà. Se tale soluzione non dovesse essere percorribile torneremo indietro. Sulla Chirurgia credo debba essere potenziata. Fatto il contenitore dobbiamo fare i contenuti". Nell'ultimo intervento, affidato al sindaco, Calà ha esortato il mondo sindacale all'unità. Un appello doveroso dopo che il fronte di protesta si è incrinato. Gi.Ta. 

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