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Vazquez e Dybala fanno impazzire il Brescia, i rosa volano

PALERMO. A vederla sulla distinta delle formazioni, si potrebbe definirla come la strana coppia. A maggior ragione se in panchina restano Lafferty e Belotti. Eppure, Dybala e Vazquez, coppia d’attacco da appena due partite, sembrano conoscersi da una vita. L’attacco a ritmo di tango argentino fa volare il Palermo anche contro il Brescia, impotente nel provare a contrastare questi due giocatori. Tecnica, giocate sullo stretto, tunnel con colpi di suola, ma soprattutto assist e gol. Dybala e Vazquez hanno fatto vedere il meglio del loro repertorio, scambiandosi anche i ruoli. Prima è Dybala a ispirare il Mudo per il vantaggio del Palermo nel primo tempo. Poi è Vazquez a inizio ripresa a ricambiare il favore che il numero 9 rosa che non spreca l'invito. Due colpi da ko in una partita che, forse mai come quest’anno al Barbera, non è mai stata in discussione dal primo all’ultimo minuto. Oltre alle giocate dei due argentini, infatti, il merito di tutta la squadra di Iachini è stato quello di non aver mai mollato di un millimetro anche a risultato acquisito. E la vittoria contro i lombardi, in piena crisi, rappresenta un altro tassello di Serie A. Dietro, tranne il Lanciano, rallentano ancora tutte e il vantaggio sulla terzo posto, occupato proprio dagli abruzzesi, adesso sale a più 9. Si è spesso detto che le partite il Palermo le ha vinta in corsa con i cambi di Iachini. Contro il Brescia, invece, è sembrato che tutto fosse perfetto fin dall’inizio. Iachini ha confermato la squadra di Castellammare, ad eccezione di Vitiello (buona la sua prima da titolare) che ha sostituito Andelkovic squalificato. E poi il tecnico ha insistito su Dybala e Vazquez, malgrado il rientro di Lafferty. La scelta ha dato pienamente i suoi frutti.
Il Palermo la mette subito sul piano del ritmo. I rosa tengono alta la linea di centrocampo con un Barreto sopra le righe. Le fasce funzionano, in particolare la corsia destra dove Stevanovic mette sempre in apprensione Camigliano. Il resto lo fanno là davanti Dybala e Vazquez, ispiratissimi. E dopo aver confezionato i gol contro Bari e Juve Stabia, ne impacchettano un altro, ancora una volta di pregevole fattura. Lo sforzo iniziale del Palermo, infatti, viene premiato al 18’, quando Dybala fa partire dalla destra un cross al bacio. Vazquez si fa trovare pronto all’appuntamento e di testa anticipa Cragno, mettendo in rete. È un Palermo che funziona che non alza il piede dall’acceleratore. L’unico rammarico del primo tempo, infatti, è non essere andati a riposo con un vantaggio più rotondo. Le occasioni ci sono state. Quella più nitida arriva al 43’. Gran giocata di Dybala che si libera di Coletti dopo un ottimo stop a seguire. Ma prima di calciare in porta solo davanti a Cragno, l’attaccante rosa si allunga il pallone di quel poco che basta al portiere bresciano per intervenire e chiudere lo specchio. Brescia quasi impotente, non pervenuto.
Il rammarico, però, viene subito cancellato a inizio ripresa. I protagonisti, tanto per cambiare, sono sempre loro: Dybala e Vazquez. Stavolta, però, gli argentini si scambiano i ruoli, perché è il Mudo, dopo una progressione a centrocampo, a lanciare Dybala, che è preciso nel freddare Cragno con un diagonale secco. Il Brescia accusa il colpo e sembra incapace di reagire, mentre il Palermo, quando riparte, dà sempre l’impressione di poter fare male. A quel punto, Iachini comincia con i primi cambi e al 69’ toglie Stevanovic e inserisce sulla destra Pisano. Tre minuti più tardi, invece, tocca a Dybala lasciare il campo tra gli applausi dei 9 mila del Barbera. Al suo posto entra Lafferty. Il Palermo ormai gioca sul velluto. Proprio il nordirlandese serve a Vazquez una palla d’oro per il tris. Ma l’argentino va alla conclusione rasoterra poco convinto e Cragno si salva col piede. All’81’, invece, c’è un po’ di gloria anche per Sorrentino, che compie la prima vera parata della gara, quando si distende bene respingendo una bella punizione calciata da Coletti. Nei minuti di recupero c’è tempo per vedere di nuovo al Barbera Belotti, che entra al posto di Vazquez, al quale Iachini riserva l’applauso dei tifosi rosanero. Applausi che continuano al fischio finale dell’arbitro Mariani. Il Palermo vince e comincia anche a convincere nel gioco. Mai come in questa ventinovesima giornata si è sentito forte il coro: “Torneremo in Serie A”. Cominciano ad essere sempre meno gli alibi per non riempire questo stadio.

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