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Europa League, Vidal illude: poi Gomez gela la Juve

Prezioso pareggio in trasferta conquistato dalla Fiorentina nell'andata degli ottavi in trasferta. Tra una settimana il ritorno a Firenze con i viola che partono con un piccolo vantaggio

TORINO. Delusione bianconera, festa viola. L'andata degli ottavi di Europa League, con l'1-1 finale (vantaggio-sprint di Vidal, pari quasi in chiusura di Gomez), fa felice la Fiorentina, che vede crescere le probabilità di eliminare la Juventus, tra sette giorni in Toscana. Per Conte era iniziata benissimo, è finita male, perdipiù con due giocatori doloranti: Llorente e Marchisio. Montella può andare fiero del risultato: la sua Fiorentina, che alla distanza ha spento gli ardori bianconeri, è la prima squadra italiana in questa stagione a non uscire sconfitta dallo 'Juventus Stadium'. In campionato, per la Juve finora è 14 (vittorrie) su 14, l'ultima proprio contro la Viola, appena quattro gionri fa. Ma quando sente l'aria d'Europa - evidentemente - anche se l'avversaria è italiana, la squadra di Conte perde qualcosa della sua naturale autorevolezza. L'1-1 di questa sera rischia di essere - anche se restano 90' da giocare - una delusione al pari di quella pagata con l'eliminazione in Champions League, il 2-2 del Galatasaray quando la partita sembrava ormai in pugno. Oggi la Juventus, per la prima volta senza Tevez (neppure in panchina per un'infiammazione rotulea), ha avuto una partenza-lampo: la Fiorentina ha subito senza colpo ferire per metà del primo tempo. Aggressivi come piace (soprattutto) a Conte, i bianconeri hanno segnato prestissimo: un'azione di prima con stoccata finale di Vidal già al 3' ha dato l'illusione al pubblico bianconero di una serata di gloria. Vidal e Marchisio scatenati, Chiellini insuperabile, Giovinco in palla: la Juventus di inizio gara è stata scoppiettante. Mezza dozzina di tiri in un quarto d'ora e un paio di palle-gol per il raddoppio: al 12' Osvaldo ha salvato Neto, superato da un cross radente di Asamoah, anticipando di un soffio Osvaldo. Poi una gran parata di Neto su Vidal ed al 38' il cileno ha colpito la traversa. In mezzo a tanta Juve Fiorentina quasi timorosa, con un solo sprazzo: un destro di Aquilani su cui Matri ci ha messo il piede, sfiorando il palo. Tra due squadre rimescolate - Fiorentina con Borja Valero e Matri, ma con Cuadrado e Gomez in panchina, Juve con Vidal e Pirlo ma senza Pogba all'inizio - le rotazioni di Conte hannon dato per un pò l'impressione di una maggior freschezza dei bianconeri. Ma alla distanza, come già era successo domenica scorsa in campionato, è venuta fuori la Fiorentina: il centrocampo viola, ben compattato da Pizarro e Borja Valero, ha preso il comando del gioco.  La Fiorentina non ha avuto grandi palle-gol ma ha sfruttato la migliore, con un guizzo da campione di Gomez che ha lasciato di sale Ogbonna, ancora una volta non all'altezza. Finale tutto viola, con una sventola di Borja Valero, respinta coi pugni da Buffon, e un acuto di Vargas.

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