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Formazione, il maxi bando: al via 321 corsi

Entro 2 mesi riattivati i progetti bloccati dalle inchieste giudiziarie. Per i partecipanti rimborsi fino a 3.200 euro lordi. Energie alternative, cucina tipica, raccolta differenziata: alcune delle specializzazioni nell’avviso del Ciapi di Priolo. Scilabra: risparmiati 15 milioni

PALERMO. Lezioni per diventare tecnico della raccolta differenziata dei rifiuti, esperto delle energie alternative, aiuto pasticcere o commis di cucina tipica siciliana: nell’arco di un paio di mesi in Sicilia partiranno 321 corsi di formazione, ognuno dei quali rivolto a un massimo di 18 allievi per un totale di circa 5.700 posti a disposizione e rimborsi di frequenza fino a 3.200 euro lordi.
La selezione è stata avviata dal Ciapi di Priolo, ente regionale incaricato di svolgere i corsi degli enti cancellati dalla Regione perché coinvolti in inchieste giudiziarie. Ieri la struttura ha pubblicato il maxi-bando, a firma del presidente Egidio Ortisi, per reclutare i corsisti. Per presentare le domande c’è tempo, secondo quanto si legge nell’avviso, fino al 15 marzo, ma dall’ente assicurano che questa scadenza sarà di certo prorogata fino al prossimo 30 marzo. Dopo le inchieste che hanno travolto decine di enti siciliani, l’assessore Nelli Scilabra e il presidente della Regione, Rosario Crocetta, hanno scelto di utilizzare la struttura con sede nel Siracusano (solo omonima di quella palermitana finita nell’inchiesta per la presunta truffa sui fondi della comunicazione) per salvare i corsi degli enti espulsi dal sistema e i dipendenti rimasti senza lavoro. Mentre è in corso la selezione del personale che organizzerà le lezioni e che vedrà all’opera 1.415 formatori (in pagina un articolo con i particolari), il Ciapi ha dato il via alla selezione degli allievi. L’iniziativa rientra sempre nel Piano giovani messo a punto dal governo nazionale e da quello regionale per aiutare gli under 35 a trovare un’occupazione. Il progetto del Ciapi di Priolo per salvare la seconda annualità degli enti coinvolti negli scandali si chiama «Prometeo», durerà sette mesi e a disposizione ci sono 35 milioni di euro. L’assessorato ha sfruttato questa occasione introdurre alcune novità, ad esempio nella tipologia dei corsi organizzati: gli unici a essere stati riproposti tra quelli bollati come «inutili» per la difficoltà a trovare un lavoro, sono i corsi per parrucchiere ed estetista, «ma solo perché erano percorsi biennali – spiega il capo della segreteria tecnica Lucio Guarino – per cui dovevamo consentire a chi aveva frequentato il primo anno di poter proseguire il proprio percorso».
Per il resto le discipline introdotte rispondono a uno studio dell’assessorato e dovrebbero avere più possibilità di trovare un lavoro. Restauratore di mobili, esperto in marketing del settore alimentare, addetto all’assistenza dei malati di Alzheimer, mediatore linguistico socio culturale, tecnico di impianti elettrici civili e di climatizzazione: sono alcuni dei corsi che saranno organizzati in tutta l’Isola. Per partecipare bisognerà avere tra i 18 e i 35 anni anche se per i corsi poliennali potrà è prevista una deroga fino ai 45 anni di età. Bisognerà essere in possesso del diploma di scuola media inferiore. Le istanze potranno essere consegnate presso i centri per l’impiego. Se il numero delle domande sarà superiore ai posti disponibili, i candidati dovranno affrontare anche una prova scritta con trenta domande a risposta multipla. Per ogni allievo ammesso è prevista una indennità di frequenza giornaliera di 4 euro al loro delle trattenute fiscali, ma i giovani dovranno frequentare almeno il 70 per cento delle ore. In tutto i corsi dureranno 810 ore ciascuno. Per risparmiare sui costi delle sedi, il dipartimento alla Formazione ha stipulato un accorso con l’ufficio scolastico regionale per sfruttare le scuole del territorio e siglerà una convenzione con l’Anci per appoggiarsi anche ai Comuni. «Per dei corsi che dovevano costare 50 milioni - spiega l'assessore Scilabra - la spesa scenderà a 35». Il bando con le informazioni e i recapiti è pubblicato sul sito www.ciapiweb.it.

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