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Lo stile Liberty e i racconti fiabeschi Giovani stilisti siciliani crescono

Simona La Torre, 27 anni di Palermo, ha dato vita al brand «Variazioni» e le sue creazioni, indossate dalla fashion blogger Nunzia Duro, pubblicate sulla stampa specializzata

PALERMO. La passione per la moda e il design nasce in maniera spontanea, improvvisamente e senza alcuna regola. Entrare a far parte di questo mondo è un'impresa difficile, soprattutto in questo momento storico, ma c'è chi, con determinazione e tendendo i piedi sempre ben saldi per terra, ottiene grandi e inaspettate soddisfazioni.
Simona La Torre, 27 anni di Palermo, ha da pochi mesi dato vita al brand «Variazioni» e le sue creazioni, indossate dalla fashion blogger palermitana Nunzia Duro durante la settimana della moda milanese, sono apparse sulle riviste di moda internazionali più famose come Vogue e Marie Claire.
«Mai avrei immaginato un successo del genere. Quando, navigando nel web - spiega La Torre - ho visto i miei abiti su Vogue mi sono emozionata, quasi non ci credevo».
Una produzione artigianale che parte dalla matita della designer. «Disegno i capi uno ad uno, non tralasciando alcun particolare. Il momento più bello è quando arriva l'ispirazione per un modello e cerco di raccontare l'idea con la matita su un foglio bianco. Partendo dai cartamodelli, con pazienza e dedizione per il mio lavoro - dichiara la designer - arrivo al capo, un lunga operazione che svolgo personalmente. Quando però vedo il lavoro ultimato la soddisfazione è grande». La monocromia delle tinte estive, impreziosita da dettagli in pelle bordeaux, le linee minimal ed essenziali caratterizzano la collezione primavera/estate del giovanissimo brand in vendita da Link 02 in via Gaetano Daita, 55 a Palermo.
«La mia prima vera collezione sarà quella estiva. Mi sono ispirata allo stile liberty - spiega La Torre - alle architetture e agli affreschi della mia Sicilia, alle atmosfere romantiche che si respirano in questa terra».
Le lavorazioni artigianali rendono gli abiti dei capi unici, inconfondibili. Lo sa bene Mariano La Barbera che ha fatto del Made in Italy la sua bandiera. Palermitano ma trasferitosi a Milano per coronare il suo sogno di lavorare nel mondo della moda, lo stilista siciliano ha ereditato la passione per ago e filo dalla nonna sarta. Dopo aver lavorato per importanti case di moda come Laura Biagiotti e Romeo Gigli, ha deciso di produrre la sua linea donna.
Nelle collezioni di Mariano La Barbera non manca mai una storia, un filo conduttore che narra, attraverso i suoi prodotti, una fiaba. E così la collezione invernale 2014/15, presentata pochi giorni fa nella capitale italiana della moda, difende il patrimonio artistico del Bel Paese che deve essere il punto di partenza per far conoscere le sue bellezze al mondo intero.
Una collezione dedicata alla Venere che lo stilista palermitano ha nel cassetto da tempo ma che solo adesso ha deciso di tirar fuori e proporla come icona di riferimento che trasmette serenità a chi la indossa. «La donna è rappresentata come una Venere - commenta La Barbera - ma rivisitata in chiave moderna. Una via di mezzo tra Rihanna e Lady Gaga, due donne femminili e di una bellezza unica. La mia collezione è pensata per approcciarsi ai differenti modi di essere delle donne, per far sentire tutte le donne a proprio agio con abiti sartoriali. Capi pensati per tornare al Made in Italy vero fatto di cura dei dettagli e di grande qualità, un augurio per il nostro Paese».

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