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Nasconde la droga nella giacca del nipotino, giovane denunciato a Niscemi

NISCEMI. Sceneggiata di uno presunto spacciatore niscemese che, alla vista dei poliziotti, tenta di disfarsi di un involucro di droga nascondendola nel giubbotto del nipotino con il quale aveva simulato un affettuoso abbraccio. Protagonista dell'abile messinscena un pregiudicato niscemese (C. F., le sue iniziali) di 25 anni, il quale è stato denunciato per detenzione ai fini dello spaccio di sostanza stupefacente. Gli agenti del commissariato di polizia, diretti dal commissario capo Gabriele Presti, stavano monitorando la periferia niscemese e in particolare la zona che ruota attorno al Corso Gramsci, al centro del popoloso quartiere "Sacro Cuore", dove è intenso il mercato clandestino della droga. Lì hanno notato la presenza di C. F., che alla vista degli agenti è entrato precipitosamente in un bar.
Avendo riconosciuto il giovane come persona gravitante nell'ambiente dello spaccio di stupefacenti, gli agenti hanno immediatamente fermato e controllato il giovane. Con molta insofferenza il niscemese ha cercato di spiegare che all'interno del bar si trovava il nipote minore. Vista la motivazione fornita, i poliziotti, senza mai perderlo di vista, hanno acconsentito al giovane di entrare nel locale, all'interno del quale effettivamente si trovava il nipote, un bambino di circa 6 anni. Ai poliziotti però non è sfuggito il sotterfugio che il giovane ha cercato di mettere in atto per occultare la droga che aveva addosso. Il presunto pusher infatti, con un improvviso gesto d'affetto nei confronti del bimbo, era riuscito a nascondere qualcosa all'interno del giubbotto indossato dal minore. Gli agenti, sospettando che si trattasse di sostanza stupefacente, hanno prontamente recuperato un involucro di cellophane che conteneva un grammo e mezzo di marijuana. Alla luce della flagranza di reato per detenzione ai fini dello spaccio di sostanza stupefacente, i poliziotti hanno proceduto alla denuncia in stato di libertà del giovane alla Procura della Repubblica di Gela. La droga è stata sequestrata, mentre il minore è stato affidato alla madre.

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