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Governo, Crocetta: rimpasto? Ho convocato un vertice

VITTORIA. «Dopo l'approvazione della legge sui liberi consorzi dei comuni convocherò un vertice della maggioranza per discutere degli assetti futuri del governo regionale. Rimpasto? Tutti lo chiedono, ma prima di procedere vorrò sentire gli alleati». Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, parlando con i giornalisti a Vittoria, a margine di un incontro con le categorie produttive per la Zfu. Sulla richiesta invcece di Cracolici (Pd) di procedere ad un azzeramento dell'attuale Giunta, il governatore siciliano in modo caustico ha risposto: «Ognuno può chiedere quello che vuole».


"RIFORMA BUROCRAZIA PROSSIMA RIFORMA DL GOVERNO" - «La prossima riforma che la giunta affronterà sarà quella della pubblica amministrazione». Lo ha detto durante la sua visita a Gela il presidente dalla Regione, Rosario Crocetta, ai cronisti.    «La burocrazia uccide lo sviluppo - ha detto il governatore - non possiamo accettare un sistema burocratico che fornisce pareri in maniera discrezionale, che fa passare anni prima di esprimersi, perchè dietro i falsi intoppi si nascondo le 'manciugghè e le tragedie». Affrontando poi la questione della riforma delle Province, il presidente Crocetta si è detto pienamente soddisfatto malgrado sia andato più volte in minoranza e nonostante le tante modifiche apportate da emendamenti non governativi.   


«Come presidente della Regione questa legge mi soddisfa molto - ha osservato - perchè consente di togliere un ente intermedio inutile. Di soli risparmi per indennità di carica a presidenti, assessori e consiglieri accumuleremo 10 milioni di euro l'anno da utilizzare in maniera proficua mettendo in moto il futuro dei comuni. Nessun problema per il posto di lavoro per i dipendenti delle ex province».    Quanto ai tagli alla sanità, Crocetta ha aggiunto: «Non chiuderemo gli ospedali per trovare risorse. Il risparmio lo faremo eliminando le ruberie. In provincia di Caltanissetta stiamo sperimentando lo strumento degli ospedali riuniti assegnando un ruolo più razionale e qualificante a nosocomi come quelli di Mazzarino e Niscemi che andranno con Gela o come quelli di Mussomeli e di San Cataldo che si riuniscono al S. Elia di Caltanissetta». 

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