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Zaia: "Regioni virtuose siano tutor di chi non lo è", una proposta per Crocetta e la Sicilia

VENEZIA.  "Sono convinto che ci siano molte regioni che possono portare tranquillamente i libri in tribunale". Lo ha detto il Governatore del Veneto Luca Zaia a Mix24 su Radio 24. "Vedo i dati e penso che ci sono delle regioni tipo la Calabria, la Sicilia sulle quali qualche ragionamento bisogna fare - ha aggiunto Zaia -. Dirò pubblicamente anche di più: sono disposto ad affrontare un'azione di tutoraggio. Si prendono le regioni virtuose ed accompagnino la vita amministrativa delle regioni non virtuose". Poi Zaia fa una proposta a Rosario Crocetta, presidente della Sicilia, "in Sicilia potremmo per esempio farlo con la sanità".
E sul Salva Roma, Zaia aggiunge: "Dovevano essere portati i libri in tribunale. Bisognava lasciar fallire Roma perché il percorso di virtuosità non può prescindere dal fatto che ad un certo punto bisogna dire basta. Son convinto che Roma fallita non sarebbe stato un abbandono ma l'inizio di un percorso virtuoso. Per fare la frittata bisogna rompere le uova, ma la frittata, che è buona, ci dà poi vita. Come a  Detroit? E' un percorso che anche Roma deve fare".
Tornado alla sua regione, Zaia parla di "Stato usuraio". "Il Veneto ha un miliardo e 400 milioni in cassa e non può spenderli, per via del patto di stabilità interno italiano che lo impedisce. E allora Roma ci presta gli stessi soldi per il paga debiti, per pagare le fatture a 7.000 aziende, e ce li presta al 3,5%. Lo Stato usuraio", ha detto il governatore. Sul referendum online per staccare il Veneto di fronte al decreto Salva Roma, Zaia dice "sì, sì, io sono d'accordo. Abbiamo fatto anche quello non online, de visu, la scorsa settimana. Sono convinto che quel processo che riguarda la Catalogna, che riguarda la Scozia a livello europeo, che comunque è previsto dal diritto internazionale, debba essere quanto meno proposto e testato con il popolo".


ARDIZZONE: "IL VENETO HA LUCRATO A SPESE DELLA SICILIA". "Più che fare inutili polemiche a solo scopo mediatico, il presidente Zaia convinca i suoi amici della Lega ad appoggiare il disegno di legge-voto, approvato dall'Assemblea regionale siciliana lo scorso 11 febbraio, per la revisione dell'articolo 36 dello Statuto siciliano, con particolare riferimento al gettito delle imposte di produzione, attualmente riservate allo Stato". Lo afferma il presidente
dell'Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, in merito alle dichiarazioni del governatore del Veneto Luca Zaia. "Per altre Regioni a Statuto speciale, quali ad esempio la Sardegna ed il Trentino Alto Adige - continua Ardizzone - il criterio della territorialità dell'imposta è stato utilizzato per la ripartizione delle entrate tra lo Stato e la Regione, consentendo l'assegnazione di nuove risorse, mentre la Sicilia rimane esclusa dall'applicazione di tale principio. Alla Sicilia basta avere riconosciuto questo gettito e non chiede null'altro allo Stato, né tanto meno al Veneto, che in tutti questi anni, sì, ha lucrato a spese della Sicilia".

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