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Vento: «Gli italiani si fidano di Renzi ma sono scettici su questo governo»

Il direttore dell’Istituto Demopolis: «Il 54% crede al premier ma ha forti dubbi sull’alleanza che lo sostiene e sulla durata dell’esecutivo»

CATANIA. La lunga luna di miele tra Matteo Renzi e gli italiani sembra durare. La travagliata nascita del governo non ha pesato troppo sull’appeal del premier-segretario. «La maggioranza dei cittadini guarda oggi con favore al nuovo Governo guidato da Matteo Renzi: secondo il Barometro Politico di Demopolis, il 54 per cento dà fiducia al nuovo presidente del Consiglio», afferma Pietro Vento, direttore dell’Istituto di ricerca «Demopolis», che aggiunge: «Tre su dieci sono invece gli italiani che esprimono un'opinione negativa, mentre quasi un quinto degli intervistati preferisce sospendere pragmaticamente il giudizio in attesa di vedere all’opera l’esecutivo».

OVVIAMENTE, SONO DIVERSE LE PERCENTUALI DI GRADIMENTO PER RENZI TRA ELETTORI PD E QUELLI DEGLI ALTRI PARTITI. O NO?
«Apprezzamenti e criticità risultano politicamente trasversali. Renzi piace a circa i due terzi degli elettori di centrosinistra e a quanti si definiscono di centro. L'appoggio si riduce, ma resta sorprendentemente alto, intorno al 40 per cento, tra chi vota centrodestra, a conferma della simpatia che il premier riscuote anche in seno all’elettorato storico di Berlusconi. Un gradimento inferiore si rileva invece tra quanti si dichiarano di sinistra o politicamente non collocati».

L'ESECUTIVO PRESENTA QUALCHE ELEMENTO DI NOVITÀ, MA FORSE L'OPINIONE PUBBLICA AVREBBE GRADITO QUALCOSA DI PIÙ?
«Il 60 per cento degli italiani intervistati da Demopolis ritengono che la principale novità sia lo stesso premier, Matteo Renzi. È un esecutivo nel quale la figura del presidente del Consiglio appare del tutto predominante. Colpiscono, in misura inferiore, la presenza di molte donne, evidenziata dal 27 per cento, e l’ulteriore ricambio generazionale. Per un significativo 34 per cento non c’è, invece, alcuna novità rispetto al passato: oltre un terzo degli italiani avrebbe voluto dal segretario PD una più forte discontinuità nella formazione della squadra di Governo».

RENZI HA ILLUSTRATO ALLE CAMERE PROGETTI AMBIZIOSI. SONO CONDIVISI DAI CITTADINI E, SOPRATTUTTO, CONSIDERATI FATTIBILI?
«Le priorità indicate dall’ex sindaco di Firenze sono ampiamente condivise dall’opinione pubblica: il lavoro al primo posto nel 73 per cento, seguito dal fisco, dalla riforma della burocrazia e dall'approvazione della nuova legge elettorale. Problemi decisamente complessi e mai risolti negli ultimi anni. I cittadini, intervistati da Demopolis, apprezzano gli obiettivi fissati dal premier, ma manifestano un forte scetticismo sulla reale fattibilità delle riforme e sulla concreta ripresa dell’occupazione nei prossimi mesi: ci crede poco più di un terzo degli italiani».

NON SI SALVA PROPRIO NULLA?
«Sui propositi, tutti d’accordo. Un pò meno sulla fattibilità. Appaiono agli italiani più realizzabili, comunque, alcuni propositi annunciati dal presidente del Consiglio: il taglio del cuneo fiscale, il sussidio universale per chi perde il posto di lavoro, precari inclusi, e il piano per l'edilizia scolastica».

UN CAMMINO TUTTO IN SALITA PER IL PREMIER-SEGRETARIO DEL PD. QUALI SONO I SUOI PUNTI DI FORZA?
«Tra gli altri, sono tre i punti di forza che i cittadini, senza significative differenze di collocazione politica, riconoscono a Matteo Renzi: la sua assoluta determinazione, il carisma, la rapidità nelle decisioni. Resta comunque significativo il segmento di quanti, pur guardando positivamente all'arrivo a Palazzo Chigi dell’ex sindaco di Firenze, ritengono che sarebbe stato preferibile che il segretario del Pd andasse al governo con una nuova maggioranza dopo una vittoria elettorale».

E GLI ELEMENTI DI DEBOLEZZA, DI RISCHIO?
«Forti dubbi permangono soprattutto sulla composita alleanza che dovrà sostenere il Governo alla Camera ed al Senato: nella percezione dell'opinione pubblica, è proprio la fragilità della maggioranza parlamentare, analoga a quella che sosteneva Letta, uno dei principali rischi per il nuovo Esecutivo. Ma il problema principale sul cammino del governo Renzi, per il 67 per cento degli italiani, sarà la carenza di risorse adeguate per il rilancio economico ed occupazionale del Paese, anche in considerazione dei vincoli europei imposti dal Patto di stabilità».

L'OPINIONE PUBBLICA RITIENE CHE MATTEO RENZI ARRIVERÀ SINO IN FONDO, CIOÈ ALLA SCADENZA NATURALE DI LEGISLATURA PREVISTA PER IL 2018?
«Gli elettori sembrano, almeno per il momento, dare credito a Matteo Renzi. Appaiono però scettici sull’orizzonte del 2018: appena il 18 per cento pensa che il Governo durerà sino alla conclusione naturale della legislatura. Un quarto ipotizza una durata di 2 o 3 anni. Il 40 per cento, la maggioranza relativa degli italiani, crede invece che si tornerà alle urne tra poco più di un anno».

CON LA NASCITA DEL «RENZI 1», CHI FRA I TRE PRINCIPALI PARTITI -PD, FORZA ITALIA, CINQUE STELLE - HA GUADAGNATO E CHI HA PERSO IN TERMINI DI CONSENSO?
«L’arrivo di Matteo Renzi a Palazzo Chigi ha determinato rapide e significative variazioni negli umori e negli orientamenti dell’opinione pubblica. Secondo i dati dell’Istituto Demopolis, il Pd — che aveva toccato, con il 29.5, il punto più basso il 15 febbraio — risale al 31, guadagnando consensi rispetto al Movimento 5 Stelle ed a Forza Italia che, nel voto per le Politiche, si attestano oggi a livello nazionale intorno al 22».

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