Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Baracche abusive a Caltanissetta, al via la loro demolizione

Tre saranno demolite, mentre ad altri ambulanti sarà intimato di ripristinare i luoghi così come concessi da apposita autorizzazione comunale, eliminado le parti che sono state aggiunte in maniera abusiva ed arbitraria

CALTANISSETTA. Già pronte le prime ordinanze per la demolizione di bancarelle di fruttta e verdura trovate non in regola nei recenti controlli della polizia municipale.
Sono tre quelle che dovrebbero essere rase al suolo. Con altre ordinanze il Comune di appresta ad intimare ad altri titolari di punti vendita il ripristino dei luoghi e l'eliminazione delle parti aggiunte, abusivamente s'intende, a quelle contemplate nelle originarie autorizzazioni.
Arriva al bivio la sequela di controlli annonari disposta dal Comune per ridare ordine al settore della vendita in forma ambulante e su aree pubbliche dove sone stati commessi piccoli e grandi abusi visibili ad occhi nudi, con l'invasione di tratti di carreggiate e di marciapiedi. Una situazione che oltre a suscitare proteste ha provocato pure l'interrogazione di qulche consigliere comunale. I risultati dei controlli del nucleo annonario e di tecnici comunali, sono stati impietosi: ventotto dei trenta punti vendita, fra chioschi e bancarelle, sono stati trovati fuori norma.
È emerso altresì che due strutture sono state abbandonate da tempo e di esse restano in piedi solo i telai in ferro.
Il Comune aveva promesso tolleranza zero per gli abusivi e gli irregolari e così sarà. Chi aveva guadagnato indebitamente metri di suolo pubblico dovrà rientrare eliminando tutte le parti in eccedenza e restringendo così gli spazi di vendita. E si tratta dell'infrazione più diffusa riscontrata nei controlli.
Dalla prossima settimana, però, inizierà lo sgombero totale di aree pubblico con l'abbattimento delle prime bancarelle fuori norma o abbandonate. Poi toccherà agli altri ai quali verranno notificate le ordinanze per il ripristino dello stato dei luoghi. Inizia dunque la "fase 2" di una vasta operazione che ha impegnato, per due settimane, vigili urbani e tecnici comunali, a caccia di irregolarità in un settore dove l'assenza di capillari controlli ha determinato una situazione che rischiava di sfuggire di mano e rischiava di trasformarsi inun esempio da non imitare.
Una beffa, insomma, per chi paga regolarmente l'occupazione del suolo pubblico ed ha le carte perfettamente in regola.
Il Comune adesso ha palesato la necessità di cambiare registro e lo sta facendo a suon di controlli, multe e demolizioni. Restano in piedi, però, le contestazioni di oltre venti ambulanti destinatari di altrettante contravvenzioni da 168 euro.
Non intendono pagarle e lo hanno detto a chiare lettere incontrando il sindaco.
Le loro posizioni sono al vaglio di una conferenza di servizi appositamente costituita all'ufficio tecnico chiamato, al contempo, a valutare le irregolarità di natura urbanistica emerse nel corso dei servizi.
«Si stavano evidenziando - ha dichiarato il comandante della polizia municipale Maurisio Parisi - punte di abusivismo non più tollerabili, neppure in tempi di crisi come questi. Si rischiava l'anarchia».

Caricamento commenti

Commenta la notizia