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Fu circuito da una «squillo» di Caltanissetta, superperizia su spasimante

CALTANISSETTA. Scatta una superperizia per accertare se una "squillo" abbia approfittato di un suo spasimante nel pieno delle sue facoltà mentali o no. Sarebbe riuscita ad intascare un po’ di quattrini facendo leva suoi sentimenti dell'altro, il trentottenne M.L., che ha impiegato un po’ di tempo prima di intuire che era vittima di un inganno. Gli approfondimenti peritali li ha disposti il giudice perché siano accertate le condizioni psicofisiche del corteggiatore della "lucciola" che poi è finita in giudizio. È la cinquantottenne Concetta V. (difesa dall'avvocato Dino Milazzo) che secondo i contenuti della denuncia presentata dall’uomo (difeso dall'avvocato Gandolfo Mancuso) avrebbe preteso ottomila euro in cambio del fidanzamento. L’uomo sarebbe finito nelle grinfie di quella donna che gli avrebbe spillato soldi. Prima promettendogli un fidanzamento, lasciando aperte le porte ad un possibile matrimonio. E per diverso tempo lo avrebbe tenuto sulla corda. Ma battendo sempre su un solo tasto: i soldi. Che la donna avrebbe preteso per quella relazione sentimentale. Ora la superperizia dovrà stabilire se questo ipotetico scenario sia frutto dell’incapacità dell’uomo oppure no. Un aspetto tutt’altro che secondario, visto che la ”passeggiatrice” è finita sul banco degli imputati per rispondere di circonvenzione d’incapace. E se questo status della parte offesa sia rispondente al vero è il nodo cruciale da sciogliere a questo punto del procedimento.

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