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Una nuova stangata sulla casa, via libera all’aumento della Tasi

Il governo Renzi approva il decreto che consente di alzare l’aliquota fino allo 0,8 per mille. L’imposta si pagherà in aggiunta alla Tari

PALERMO. Via libera dal Consiglio dei ministri all'aumento della Tasi, la nuova Tassa sui servizi indivisibili. Il governo Renzi ratifica una proposta del precedente esecutivo, dando la possibilità ai Comuni di aumentare l'aliquota della tassa. «Abbiamo approvato su proposta del ministro dell'Economia il decreto legge sulla Tasi», ha sottolineato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio, spiegando che «per ciascuna tipologia di immobile la flessibilità è fino all'0,8 per mille. La Tasi è una tassa municipale - ha aggiunto - che andrà regolata dai sindaci come è giusto che sia e che saranno in grado di renderla più equa e flessibile».
Le aliquote dunque potranno crescere fino al 3,3 per mille sull'abitazione principale o all'11,4 per mille sugli altri immobili per finanziare le detrazioni. La nuova tassa (che sostituisce solo l'Imu sulla prima casa e si pagherà in aggiunta alla Tari e all'eventuale Imu sulle seconde case) servirà per finanziare servizi comunali quali la manutenzione stradale e l'illuminazione. A pagarla saranno i proprietari e, in una quota variabile fra il 10 e il 30 per cento, anche gli inquilini.
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