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Monta la protesta degli extracomunitari a Caltanissetta, blocco stradale per ottenere i permessi

CALTANISSETTA. È durata praticamente l'intera giornata la protesta - con relativo blocco della provinciale 5 - di un nutrito gruppo di cittadini pakistani ospiti del Cara. I manifestanti si sono seduti per strada impedendo materialmente il transito autoveicolare, consentendo soltanto l'entrata e l'uscita, a piedi, degli operatori del centro d'accoglienza. Le uniche concessioni sono state fatte per i mezzi che trasportavano il cibo per gli ospiti del centro d'accoglienza e per quelli di soccorso. L'ennesima manifestazione con contestuale spostamento dei cassonetti della spazzatura piazzati al centro della carreggiata, è stata originata dalla mancata concessione di asilo politico a nove cittadini del Punjab (regione a nord del Pakistan) le cui posizioni erano state esaminate, assieme a quelle di altri quattordici extracomunitari, dalla sezione ricostituita dalla Prefettura per vagliare preliminarmente le richieste di asilo. L'esame però si era concluso con un parere negativo successivamente suffragato dalla commissione territoriale di Siracusa alla quale spetta l'ultima parola. Il mancato accoglimento ha scatenato la rabbia di centotrenta pakistani che ieri hanno dato vita alla prolungata e clamorosa azione di protesta con inevitabili conseguenze sul traffico nella parte sud della città. Al centro d'accoglienza di Pian del Lago sono arrivati decine di poliziotti e carabinieri e con loro funzionari di questura e prefettura che hanno tentato di convincere i manifestanti. I nove, a quanto pare, non avevano i requisiti per ottenere il permesso di soggiorno in Italia o la protezione umanitaria ed hanno esposto anche cartelli per dire sostanzialmente di «essere stati discriminati» e ritenere ingiusta la decisione adottata nei loro confronti dalla commissione territoriale. Pattuglie della polizia municipale hanno dirottato il transito autoveicolare all'altezza del bivio Minichelli isolando il tratto di provinciale per Delia teatro del sit-in dei migranti iniziato ieri all'alba. Al Cara (centro accoglienza richiedenti asilo) in questo momento - su una capienza complessiva di 456 posti - sono presenti ben 360 pakistani tutti del Punjab che costituiscono l'etnia più consistente di un centro d'accoglienza dove, peraltro, non riescono ad entrare altri trenta extracomunitari costretti a dormire in locali di fortuna all'ex skate park di Pian del Lago 2. Una situazione difficile costantemente monitorata dalla Prefettura riuscita da ottobre a piazzare oltre duecento immigrati in strutture, pubbliche e private, del capoluogo, di Mazzarino, Santa Caterina e Gela e fra poco anche a San Cataldo. Restano da piazzare gli ultimi trenta nella speranza che non arrivino, da varie parti d'Italia, altri extracomunitari alla ricerca del sospirato permesso di soggiorno.

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