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Il prossimo passo delle stampanti 3D? Produrre organi umani

NEW YORK. Vengono utilizzate per costruire giocattoli, armi, e pezzi di ricambio per le stazioni spaziali, ma un giorno le stampanti 3D potrebbero addirittura produrre organi umani. Come riporta Bloomberg News, si tratta di una tecnologia nata 20 anni fa, che utilizza materiali liquidi che diventano solidi, quando vengono stampati oggetti tridimensionali a strati. La tecnica è già usata nell'odontoiatria per costruire protesi e ponti, e l'anno scorso ha permesso di creare una struttura di polimero modellabile che sostituito più del 75 per cento del cranio di un paziente. Ma a pensare di utilizzarla per la produzione di organi umani è la società Organovo Holdings.  L'azienda, con sede a San Diego, in California, la sta applicando alla costruzione di tessuti viventi che un giorno potrebbero funzionare per esempio come un fegato umano.  L'amministratore delegato di Organovo, Keith Murphy, ha spiegato a Bloomberg che la stampa in 3D è come un nuovo set di strumenti, precisando che «si può produrre un tessuto vivente facendolo crescere al di fuori del corpo». Quest'anno la società si prepara a vendere strisce di tessuto epatico alle case farmaceutiche da utilizzare per testare la tossicità di potenziali trattamenti. Mentre tra dieci anni l'obiettivo è quello di essere in grado di creare dei veri organi.

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