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Caltanissetta, raddoppio della statale 640: la montagna pronta per essere scavata

Il cantiere di contrada Bigini riaperto dopo l’incidente che ha visto gravemente ferito un operaio, ma parte dell’area rimanere sotto sequestro

CALTANISSETTA. A «Bigini», contrada a pochi chilometri dal centro abitato, si stanno accelerando i tempi per la realizzazione della mega trivella che dovrà scavare una montagna al cui interno sorgerà il tunnel più lungo della Sicilia. Il cantiere della "Empedocle 2" ha riaperto i battenti dopo l'incidente del 12 febbraio costato il ferimento di un operaio palermitano schiantatosi al suolo dopo la caduta da un'altezza di dieci metri. Giuseppe Gugliuzza, cinquantaseienne di Lascari, è ancora ricoverato al Civico di Palermo dove è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico è stato dichiarato fuori pericolo. Nel volo ha riportato un grave trauma toracico e la frattura scomposta degli arti inferiori. Il cantiere è stato riavviato ma resta interdetta, per accertamenti disposti dalla magistratura, proprio l'area dove si è verificata la disgrazia. I lavori, però, sono ripresi e non si fermeranno più fino al montaggio completo della colossale fresa utilizzata dalla "Empedocle 2" per il traforo della collina Sant'Elia che dovrà congiungere - nell'ambito dei lavori di raddoppio della statale 640 - contrada "Bigini" con la bretella autostradale con una galleria lunga complessivamente la più lunga della Sicilia. Il montaggio del mastodontico macchinario ha subito l'inevitabile stop dopo l'incidente di dodici giorni fa in quello che è il cuore dell'immenso cantiere.


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