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Scuola dell’infanzia «Frate Angelo Italia» di Avola: taglio del nastro all’ex ospizio «Di Maria»

AVOLA. In funzione da metà gennaio (le quattro sezioni della statale), è stata inaugurata ieri mattina - alla presenza del sindaco Luca Cannata, assieme agli assessori Massimo Grande, Enzo Campisi e Simona Loreto, la dirigente scolastica Maria Grazia Ficara, i bambini ed i loro genitori -, la nuova scuola dell’infanzia intitolata a «Frate Angelo Italia», le cui 6 sezioni sono state realizzate al piano terra dell’ex ospizio «Di Maria» in piazza Francesco Crispi, nei locali ottenuti dal Comune dall’Asp di Siracusa. I locali ospitano quattro sezioni di scuola materna statale, appartenenti all’Istituto comprensivo «Bianca- Vittorini», e due di materna comunale. Si tratta delle sezioni ospitate fino a dicembre scorso nei locali poco distanti nella stessa piazza, di proprietà delle Suore Vincenzine, in affitto da oltre un decennio - il cui canone annuo ammontava a circa 67 mila euro - e lasciati dal Comune a fine contratto nell’ambito del piano di risparmio dei costi messo in campo lo scorso anno dall’amministrazione comunale.
La cerimonia di inaugurazione, ieri intorno le 11, è iniziata con la scopertura della targa in marmo della scuola intitolata a «Frate Angelo Italia», il frate-architetto che nel 1696 ideò la forma esagonale della città di Avola dopo il terremoto dell’11 gennaio 1693. Al taglio del nastro del sindaco Cannata hanno fatto seguito, nel cortile della scuola, gli interventi di ringraziamento della vicaria Gianfranca Faraci, «per l'impegno mantenuto con le docenti, bambini e famiglie da parte del primo cittadino e dell’amministrazione comunale», la quale ha chiesto allo stesso tempo di fare in modo che anche gli spazi esterni e il giardino della scuola possano essere resi agibili e fruibili per i piccoli. Poi i ringraziamenti a docenti e amministrazione del dirigente scolastico Maria Grazia Ficara, e l'intervento del sindaco Cannata sull'opera di edilizia scolastica realizzata in economia e con il personale comunale, individuando il plesso nei locali storici riadattati con gli standard di legge, e permettendo in questo modo che non scomparisse «la scuola nel quartiere». Il sindaco ha rassicurato i genitori annunciando che l’amministrazione si appresta a far partire il servizio di refezione scolastica, consegnando a giorni, sotto le riserve di legge e in autotutela, il servizio alla ditta vincitrice della gara di appalto che si è prolungata per i ricorsi pervenuti. «Considerati i tempi burocratici, escludendo altri problemi, - ha ipotizzato Cannata- la mensa potrà essere avviata entro o subito dopo il 15 marzo».

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