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Serradifalco, ultimatum sui conti del Comune: «A un passo dal dissesto»

SERRADIFALCO. I chiarimenti sulla bozza di bilancio preventivo 2013 da loro chiesti tarderebbero ad arrivare e i revisori dei conti lanciano un ultimatum a sindaco, segretaria e ragioniere comunale. Per l'organo di controllo è necessario capire se si possa avviare la procedura di predissesto, ipotizzata dal ragioniere capo, o se invece il Comune non sia già in una condizione di dissesto finanziario. Se entro sette giorni i chiarimenti chiesti non saranno prodotti, i revisori esprimerebbero comunque il loro parere. Ovviamente, sulla sola scorta dei documenti, ritenuti insufficienti, a oggi in loro possesso. Tutto fa presagire che, in tal caso, il giudizio di Alida Marchese, Calogero Tulumello e Maria Carrubba sarebbe negativo.
I tre revisori dei conti hanno espresso "profonda indignazione per i reiterati comportamenti elusivi" che sarebbero stati tenuti da quando, a metà dicembre dello scorso anno, la giunta ha approvato la bozza di bilancio a oggi, nei confronti delle richieste di documenti e chiarimenti che l'organo di controllo avrebbe prodotto. Tanto che i revisori oggi sollecitano gli stessi documenti e chiarimenti chiesti prima. Stavolta, però, assegnando "il termine perentorio di sette giorni" per rispondere al sindaco Giuseppe Maria Dacquì e alla sua giunta, alla segretaria comunale Valentina La Vecchia e al ragioniere capo Elio Cirriti. E anche al presidente del consiglio Carmelo Magro Malosso.
Non fosse altro perché, nella riunione con loro svolta lo scorso giovedì alla presenza anche del commissario ad acta inviato dalla Regione, sia il primo cittadino sia gli uffici presenti non sarebbero stati chiari. Nonostante i revisori avessero "già esplicitato le proprie richieste attraverso numerose precedenti comunicazioni".
Con le quali avrebbero anche raccomandato "di presentare una bozza organica di bilancio, in cui fossero comprese tutte le spese obbligatorie". In quella predisposta dalla giunta, infatti, per far quadrare i conti, non sono stati previsti alcuni pagamenti.
Come le bollette della luce. Secondo Marchese, Tulumello e Carrubba, nonostante che nella relazione di accompagnamento alla bozza di bilancio si facesse esplicito riferimento alla procedura di predissesto, a oggi non ci sarebbe una chiara programmazione del piano di riequilibrio dei debiti del comune e di riduzione delle spese.
In quest'ultimo caso, i revisori suggeriscono di tagliare, tra le altre spese, contributi ad associazioni e Proloco, buoni pasto e integrazione oraria ai dipendenti. L'organo di controllo raccomanda anche di predisporre "un serio piano di riequilibrio, proiettandolo sui dati certi delle entrate". Insomma, il "risanamento del bilancio comunale riportandolo al pareggio".
I revisori, nell'avvertire che non transigeranno più, chiariscono che, se entro sette giorni non dovessero ricevere i documenti e i chiarimenti richiesti, produrrebbero ugualmente il loro parere.

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