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Caltanissetta, tredicesimo giorno di sciopero della Scat: previsto incontro parti sociali-sindaco

CALTANISSETTA. Ad una svolta - forse - la vertenza Scat. Oggi sarà il tredicesimo giorno consecutivo di blocco totale del trasporto pubblico, uno sciopero che sta provocando grandissimi disagi all'utenza. Alle 11 in municipio ci sarà il confronto fra amministrazione comunale, azienda ed esponenti regionali e provinciali della Uil (Angelo Mattone, Salvatore Pasqualetto e Carlo Messina). Proprio questi ultimi, e prima ancora la dirigenza della Scat avevano insistentemente chiesto l'avvio di questo tavolo tecnico utile, in prima battuta, a sbloccare immediatamente l'anticipazione comunale da centomila euro. Ma sarà anche l'occasione per affrontare i nodi legati alla riorganizzazione del servizio che tenga conto, come ha detto il sindaco, dei tagli lineari operati su scala regionale dal governo. In pratica riduzione di corse e di costi. Ma alla Scat, in questa fase, preme essenzialmente lo sblocco dell'anticipazione sul contributo regionale del primo trimestre che metterebbe l'azienda nelle condizioni di poter corrispondere una delle dieci mensilità arretrate e acquistare il carburante per far circolare i mezzi. "Se dall'incontro dovessero emergere novità positive - ha detto Messina - siamo prontissimi a sospendere l'azione di protesta. Alcuni miei colleghi non sono più nelle condizioni di raggiungere il posto di lavoro non avendo i soldi per la benzina. E siamo amareggiati per le parole del sindaco che ha affermato di volere sbloccare il contributo solo se prima riprenderemo il servizio. In un contesto simile poteva risparmiarsela questa battuta". Michele Campisi ha però smentito di aver fatto questa dichiarazione. Ieri all'autoparco della Scat alla Zona Industriale è arrivata anche uan delegazione dei comitati quartieri che ha inserito i problemi della società di autolinee (assieme al caro bollette dell'acqua, alla raccolta differenziata, alla realizzazione della via Crucis al Redentore) fra le priorità cittadine da affrontare. Dai quartieri è arrivata l'esortazione a ristabilire il servizio anche perchè, è stato detto, la prolungata azione di protesta sta avendo ripercussioni non di poco conto su fasce di utenza (gli anziani principalmente) che si servono del mezzo pubblico per spostarsi. "La richiesta dei quartieri - ha detto Carlo Messina - è legittima ma non possono essere scaricati solo sulle spalle dei lavoratori i disagi della cittadinanza". I ventotto dipendenti della cooperativa oltre a dieci mensilità, sono creditori di tredicesima e quattordicesima oltre che del saldo del mese di aprile del quale avevano ricevuto un acconto i primi di novembre a conclusione di un'altra aspra vertenza originata, allora, dalla mancanza di soldi per poter pagare le polizze assicurative. «Con la somma che il Comune si appresta ad erogare - ha rilevato la Scat - tenuto conto che per la riattivazione dei servizi deve affrontare altri costi di esercizio sarà nelle condizioni di erogare ai lavoratori una sola retribuzione delle dieci arretrate. Il mandato di pagamento predisposto dagli uffici comunali non è riferito al primo trimestre 2014 ma si tratta dell'ennesimo acconto su una somma di gran lunga superiore che già avremmo dovuto incassare». Secondo la Scat, la società sarebbe creditrice nei confronti del Comune di corrispettivi per oltre 800mila euro.

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