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Riforma delle province, Crocetta: "Persa una battaglia ma non la guerra"

PALERMO. «Sono sempre ottimista, si possono perdere le battaglie ma l'importante è vincere la guerra. La riforma delle Province va fatta, non farla significherebbe una sconfitta per tutti, opposizione compresa». Così il governatore Rosario Crocetta conversando con i cronisti alla buvette di Palazzo dei Normanni, a proposito del voto segreto di ieri in aula che ha azzoppato le città metropolitane, mettendo a rischio l'intera riforma.  Sui franchi tiratori nella maggioranza, almeno una dozzina, Crocetta, che a pranzo si è riunito con i capigruppo della maggioranza per un chiarimento, dice: «I franchi tiratori non hanno chiara la partita e anche il centrodestra non può continuare a parlare il linguaggio passato, soprattutto se a livello nazionale Berlusconi e Alfano sono favorevoli alla riforma del titolo V».


CROCETTA APRE VOTO DIRETTO PRESIDENTI LIBERICONSORZI. Il governatore apre, inoltre, all'ipotesi dell'elezione diretta dei presidenti dei Liberi Consorzi, proposta questa già oggetto di un emendamento alla riforma, in discussione all'Ars, firmato dal capogruppo del Pid-verso Fi, Toto Cordaro. «Prima però bisogna stabilire le funzioni dei Liberi consorzi, che devono essere di coordinamento e programmazione e non di spesa», avverte Crocetta. «Ovviamente questo è un tema che va affrontato con la coalizione, serve un accordo», aggiunge.

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