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Trattativa Stato-Mafia, Dna: "preoccupa l'impostazione del processo"

PALERMO. Preoccupa l'impostazione del processo  di Palermo sulla trattativa Stato-mafia. Lo segnala la Direzione  nazionale antimafia nella sua relazione annuale.     La Direzione distrettuale antimafia di Palermo, osserva il  consigliere Maurizio De Lucia nel documento, «ha ritenuto di  dover inquadrare alcune delle condotte da provare nei confronti  di alcuni degli imputati nella fattispecie astratta di cui  all'art. 338 c.p. (Violenza o minaccia ad un corpo politico,  amministrativo o giudiziario, ndr), ponendo in tal modo nuovi  problemi di natura giuridica e fattuale al giudice che dovrà  decidere sulla corretta ricostruzione dei fatti operata  nell'inchiesta».     La Dna evidenzia poi l'importanza della sentenza che ha  assolto il prefetto Mario Mori ed colonnello Mauro Obinu dalle  accuse per la mancata cattura di Bernardo Provenzano nel 1996.  «Tale processo - si sottolinea - presenta significativi momenti  di collegamento sia probatorio che sostanziale con quello in  argomento ed il suo esito non può non destare oggettivi motivi  di preoccupazione in relazione all'impostazione del processo  c.d. trattativa».

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