PALERMO. «È un pasticcio, dovrà essere posto rimedio». Così il presidente dell'Ars, Giovanni Ardizzone, conversando con i cronisti in sala stampa al termine della seduta parlamentare durante la quale il governo è andato sotto col voto segretto a un subemendamento di Forza Italia che cancella parte del comma 2 dell'art.1 della riforma delle Province e che incide sulle città metropolitane. «Ora occorre riflessione - dice Ardizzone - non possiamo tornare in aula a occhi chiusi». Rispetto alla reazione del presidente della I commissione, Antonello Cracolici (Pd), che ha contestato alla Presidenza di avere messo ai voti il subemendamento nonostante in precedenza l'aula ne avesse respinto un altro che prevedeva l'intera soppressione del comma 2 dell'art.1 della riforma, Ardizzone afferma: «Cracolici aveva intuito il pericolo, ma io non potevo non mettere ai voti il subemendamento, tant'è che l'aula si è espressa. Io debbo garantire l'imparzialità dei lavori d'aula». «Le città metropolitane non sono state bocciate, perchè la norma che le istituisce è all'articolo 7 della riforma delle Province che stiamo esaminando. Il subemendamento votato in aula riguarda le modalità, in sostanza adesso le città metropolitane fanno parte dei Liberi consorzi, dunque con questo voto si danneggiano i piccoli comuni»
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