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Totoministri, poca Sicilia nella squadra di Renzi

In caso di mancata conferma di D’Alia, a rappresentare l’Isola sarebbe solo Alfano. Boschi e Madia le candidate più giovani

CATANIA. Il sempre più probabile trasloco di Michele Vietti dal Consiglio superiore della Magistratura al ministero della Giustizia rischia di sbarrare la strada alla conferma di Gianpiero D’Alia in esecutivo. Tutto dipende da Matteo Renzi. Resterebbe infatti una casella libera solo se, come chiede l’Udc, il vicepresidente del Csm ed ex sottosegretario alla Giustizia venisse scelto «perché — suggeriscono fonti autorevoli del partito — tecnico di alto profilo, apprezzato sia dai giudici che dagli avvocati». Il nome del ministro messinese, comunque, circola insistentemente quale prossimo segretario nazionale della formazione centrista, a congresso da venerdì 21 a domenica 23 nell’Auditorium della Conciliazione a Roma.
La Sicilia, quindi, potrebbe ritrovarsi il solo Angelino Alfano tra i ministri del «Renzi 1». Il Nuovo CentroDestra ha vincolato la propria permanenza nella maggioranza al rinnovo dell’incarico di vicepremier per il proprio «padre fondatore» che, comunque, potrebbe lasciare il dicastero dell’Interno a un esponente di primo piano del Pd: Graziano Delrio o Dario Franceschini, entrambi già nel governo Letta.
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