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D'Alia a Palermo: "Nuovo governo? Resta il patto con Crocetta"

PALERMO. "Il Partito Democratico ha scelto di cambiare il presidente del Consiglio indicando il proprio segretario nazionale; attendiamo le consultazioni che il presidente della Repubblica farà e che sta facendo, e poi quale sarà il programma che il presidente incaricato vorrà sottoporre alle forze politiche presenti in Parlamento". Lo ha detto il ministro per la Pubblica Amministrazione e la semplificazione Gianpiero D'Alia a Palermo per partecipare al comitato regionale dell'Udc.
"In Sicilia abbiamo dato vita ad un patto di governo con il Pd e Crocetta, lo abbiamo fatto a
prescindere dalle vicende politiche nazionali e lo abbiamo fatto su un programma di risanamento - ha aggiunto- economico e finanziario della regione, di rinnovamento politico istituzionale ed
amministrativo. Su questo ci misuriamo e confrontiamo".
"Il governo Letta ha fatto di tutto e di piu' per dare una mano alla Sicilia", ha aggiunto a proposito della manovra bis a cui il governo siciliano sta lavorando, dopo l'impugnativa da parte del commissario dello Stato della finanziaria regionale. Il provvedimento, che avrebbe dovuto essere pronto a meta' febbraio, non e' ancora approdato all'Ars. "Questa domanda - ha aggiunto-  va rivolta al presidente della Regione e all'assessore al Bilancio. Siamo interessati a che questa vicenda si chiuda al più presto, ma dal punto di vista contabile non sono in possesso di informazioni utili".

Parlando della scelta di Cinquestelle e Lega di non salire al Quirinale per le consultazioni il ministro ha detto: "Penso sia una trovata pubblicitaria di pessimo gusto politico ed istituzionale, oltre che una mancanza di rispetto nei confronti del capo dello Stato, che in questo momento e' chiamato a fare uno sforzo per garantire un governo efficiente del Paese".

"E' una fase eccezionale e straordinaria. Le elezioni politiche scorse non hanno dato una maggioranza certa, nonostante una legge elettorale, il Porcellum, maggioritaria. Questa condizione di stallo ha portato alla nascita di un governo di larghe intese, presieduto dall'amico Enrico Letta, e ad un governo che vuole dare un'accelerata ad una serie di riforme istituzionali ed economiche che ci auguriamo sia in condizione di fare Matteo Renzi". Cosi' il ministro sulla crisi di governo.

PATTO CON CROCETTA. "Con il Pd e con Crocetta ci interessa definire un'agenda del governo regionale per le prossime settimane e i prossimi mesi che si basa su alcune questioni fondamentali, cinque o sei come utilizzo dei fondi europee, rimodulati dal governo Letta e non spesi, leggi di riforma a partire dalla semplificazione burocratica, una cabina di regia sui fondi strutturali della nuova programmazione". Lo ha detto il ministro per la Funzione pubblica Gianpiero D'Alia a Palermo, parlando della tenuta nella maggioranza del governo regionale di cui l'Udc fa parte e che in Sicilia sostiene Rosario Crocetta. Per D'Alia mettere al centro dell'agenda politica questi punti contribuirebbe a rafforzare il patto di governo. "Siamo interessati a fare le cose per cui cittadini - ha detto a margine del congresso regionale dell'Udc- ci hanno votato, votando un programma". A chi chiede se questo è possibile anche con la campagna elettorale per le europee alle porte, che vede Udc e Pd su schieramenti contrapposti, D'Alia ha risposto: "Alle elezioni europee si vota con il proporzionale, non ci sono coalizioni di governo che si confrontano". E aggiunge: "Penso il governo e ciascuno di noi si debba occupare di queste questioni, perche' prende pochi consensi alle europee".


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