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"Deputati mafiosi alla Regione?", Forzese: "Cicero dice il vero"

PALERMO. "Ieri sera a sala d'Ercole è andata in scena la ribellione della casta. Non capisco le ragioni delle reazioni di alcuni deputati rispetto alle parole del presidente dell'Irsap Alfonso Cicero. Chi non ha il carbone bagnato può dormire sonni tranquilli. Quando Cicero afferma che ci sono deputati che rappresentano interessi mafiosi afferma il vero e anche io ho rassegnato all'autorità giudiziaria quanto mi è constato personalmente". Lo dice il deputato Marco Forzese (Drs) in merito alle polemiche suscitate dalle dichiarazioni di Cicero che ieri ha parlato "di alcuni deputati che continuano a sostenere ambienti affaristico-mafiosi". "Non leggo nulla di scandaloso nelle parole di Cicero", aggiunge Forzese, costretto a dimettersi qualche mese fa da presidente della commissione Affari istituzionali proprio su alcune nomine all'Irsap. "Ritengo che l'Assemblea sia stata delegittimata da ben altri avvenimenti e non da Cicero - sostiene il deputato che vive sotto tutela perché minacciato più volte - Penso all'impugnativa di ben il 70% della finanziaria o alla presenza di numerosi parlamentari indagati in varie inchieste". "Come ha detto anche il procuratore Lari - prosegue - Cicero è l'uomo più a rischio in Sicilia, parliamo di una persona che vive blindata, che ha rinunciato alla propria libertà perché crede nell'azione che sta portando avanti. Io se potessi lo rivoterei, accettando anche tutto ciò che, a partire da quel voto, ho affrontare sul piano della mia sicurezza".

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