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La carota di Ispica: un viaggio tra terra, mare e natura

MILANO. «Quando l'ingrediente è eccellente, non c'è bisogno di virtuosismi». Parola di Corrado Assenza, a proposito della carota di Ispica. Sarà lui, infatti, a fare assaggiare attraverso tre piatti l'unicità di questo prodotto siciliano, uno delle eccellenze dei nostri prodotti e immancabile presenza a Identità Golose. Assenza ci farà fare un viaggio attraverso tre percorsi, Carota di Terra, di Mare e Nature, dove l'ingrediente principale è proprio la carota del Consorzio Carota Novella di Ispica Igp. Insieme ad Assenza, altro testimonial d'eccellenza sarà Corrado Parisi che si esibirà con altrettante proposte, L'illusione di una Carota, La Carota mangia e bevi, Il Bastone e la Carota. «Come non utilizzare questo prodotto dalla sconvolgente dolcezza e dal gusto unico? Preparerò cinque piatti, dal Risotto alla carota con ricotta vaccina alla Crema di carote con ostrica e crema di bietole selvatiche con peperoncino candito nel miele, al foie gras con tocchetti di carote al Marsala di Marco de Bartoli. Come dessert la crema di carota e, per finire, il sorbetto con la carote».
Ma perché proprio la Carota Novella di Ispica? «Per la precocità della sua maturazione, per l'integrità delle qualità organolettiche, per la ricchezza di carotene e glucosio», spiega Angelo Scuderi capo ufficio stampa di questo giovanissimo Consorzio. «Il mercato di questo prodotto è in continua crescita». Ma cosa fa di questa carota un prodotto di nicchia? «Il sapore primordiale della terra è il punto di forza e di differenza con quello che siamo abitualmente abituati a consumare». Ispica, paesello del ragusano citato negli episodi del Commissario Montalbano, approda a Milano imponendosi come novità di questa edizione, riscoprendo la sua vocazione agricola e imprenditoriale che fu propria nell'età classica. «Abbiamo vinto una sfida grazie alla peculiarità del nostro prodotto», evidenzia Carmelo Calabrese, presidente del Consorzio. «I mercati del nord Italia hanno risposto bene, così come la grande distribuzione. Per chiudere il cerchio punteremo su due segmenti opposti: da un lato il mercato estero, dall'altro il cosiddetto consumo a chilometri zero».


R. VEC.

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