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Caos «118», tremano tremila dipendenti

Senza una guida si rischia il taglio degli stipendi per far quadrare i conti. I sindacati minacciano lo stop delle ambulanze

PALERMO. Senza una guida, la Seus, società che gestisce il 118 in Sicilia, rischia di dover tagliare gli stipendi agli oltre tremila dipendenti, operazione necessaria per far quadrare i bilanci senza un piano industriale, che solo il direttore generale può fare. Ma il direttore ancora non è stato nominato: da qui la minaccia dei sindacati di uno sciopero con blocco delle ambulanze e l’intervento dell’assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino, che ha sollecitato la nomina di un manager. La conseguenza è stata immediata: il presidente del Consiglio di sorveglianza, Giulio Guagliano, finito nel mirino dell’assessore, ha rassegnato le dimissioni aprendo la strada alla nomina di Angelo Aliquò alla guida dell’azienda, nonostante il suo iniziale rifiuto.
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